Chiusi dentro il treno ormai al capolinea in piena notte e senza che nessuno li sentisse urlare e bussare. Una vacanza da sogno a Siviglia si è conclusa con una surreale disavventura siciliana per una coppia di Agrigento, rientrata nell’isola dopo alcuni giorni trascorsi nella vivace città andalusa.

Dall’aeroporto ad Agrigento in treno

Dopo essere atterrati in serata all’aeroporto “Falcone-Borsellino” di Palermo, i due coniugi hanno deciso di tornare a casa con il treno delle 21,30 e arrivando ad Agrigento intorno alla mezzanotte.

Il viaggio è proseguito senza intoppi, fino all’arrivo – ormai a notte fonda – alla stazione di Agrigento Centrale. Qui iniziava la disavventura. Mentre la coppia si accingeva a raccogliere le valigie, il convoglio ha chiuso automaticamente le porte. Nel giro di pochi secondi, i due si sono ritrovati bloccati all’interno del treno, senza possibilità di uscire. I loro tentativi di aprire le porte sono risultati vani e poco dopo si sono spente le luci.

Chiusi dentro il treno ormai spento

I malcapitati hanno iniziato a gridare e a bussare sui vetri per farsi sentire, ma nessuno rispondeva. A salvarli da quella situazione surreale è stata, dopo un po di tempo, un’addetta alle pulizie, che, notando la loro presenza a bordo, ha immediatamente contattato il capotreno.

Quest’ultimo è accorso per sbloccare le porte e permettere alla coppia di scendere finalmente sul binario.

Chiusa anche la stazione ferroviaria

Ma la disavventura non era ancora finita: una volta scesi, hanno scoperto che tutte le
uscite della stazione erano chiuse. Le porte erano sbarrate e non c’era più nessuno. Persino il capotreno era incredulo e ha dovuto telefonare per capire come farli uscire. I due viaggiatori hanno anche contattato il 118, che ha spiegato che l’intervento spettava alle ferrovie.

Solo grazie all’intervento dello stesso capotreno, che li ha accompagnati fino all’uscita del parcheggio, i due viaggiatori sono riusciti a lasciare la stazione e tornare a casa, tra incredulità e sollievo.

Una storia a lieto fine, che tuttavia solleva interrogativi sulla gestione delle stazioni nelle ore notturne e sulla sicurezza dei passeggeri che viaggiano negli ultimi treni della giornata