Sgominata un’associazione dedita al traffico di stupefacenti, retata antidroga all’alba tra le province Agrigentina e Catanese. Il blitz della polizia che avrebbe ricostruito una presunta associazione a delinquere.

Autorizzate buona parte delle misure cautelari

La squadra mobile di Agrigento ha eseguito in questa retata antidroga una ventina di misure cautelari sulle 25 firmate dal gip del tribunale di Palermo. I provvedimenti arrivano su richiesta della Dda e coinvolgono le città di Licata, Gela, Campobello di Licata e Canicattì. L’inchiesta, che si estende anche a Catania, ha portato alla luce un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope.

I dettagli delle accuse

Per l’esattezza gli indagati sono 25: 14 di Licata, uno di Canicattì, 6 di Gela, 2 di Catania e altrettanti campani. Una donna di Licata sottoposta alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. La squadra mobile di Agrigento, coordinata dal vice questore aggiunto Giovanni Minardi, ha condotto per oltre un anno e mezzo una complessa attività investigativa. Complessivamente ha permesso di denunciare all’autorità giudiziaria oltre 40 persone. Le accuse a vario titolo sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e vari altri reati connessi sempre alle varie fasi di commercializzazione della droga e, in alcuni casi, anche di armi.

Il territorio più monitorato

Le indagini si sono concentrate su agglomerato abitativo popolare di Licata, tradizionalmente noto come “Bronx”. Proprio questo ha reso l’indagine particolarmente complessa, sia per la conformazione topografica del quartiere, nonché per l’omertà che caratterizza l’area.

Qualche giorno fa la scoperta dei fiumi di coca

Appena qualche giorno fa proprio nella provincia Agrigentina c’era stata un’altra imponente retata antidroga. Era stato scoperto come la cocaina giungeva via mare e approdava a Lampedusa. E poi il resto lo faceva la rete di spacciatori sul territorio. Questa operazione antidroga ha portato a 11 fermi da parte della Procura. L’inchiesta partita dopo l’enorme carico di stupefacente scoperto l’estate scorsa a Lampedusa. I fermi emessi dalla Procura di Agrigento. I carabinieri del nucleo Investigativo e della sezione operativa della compagnia di Agrigento hanno eseguito il provvedimento. L’operazione ha preso il nome di “Levante”. Gli indagati sono 8 cittadini dell’isola delle Pelagie, 2 di Catania e a un lampedusano residente a Milazzo, nel Messinese. La cocaina via mare sbarcava sino all’isola agrigentina, ed arrivava anche in grandissime quantità. Soprattutto nel periodo estivo, quando i locali della movida si accendono e arrivano migliaia di turisti.

Inchiesta partita dall’estate

Oltre 80 carabinieri di Agrigento, supportati da colleghi di Catania e Messina, su disposizione del procuratore reggente Salvatore Vella, hanno eseguito nell’ambito di questa retata antidroga anche numerose perquisizioni. L’inchiesta è lo sviluppo investigativo del sequestro, il più grosso mai fatto a Lampedusa, di circa 25 chili di cocaina eseguito lo scorso luglio dai carabinieri coordinati dal maggiore Marco La Rovere. In quell’occasione arrestato anche un sessantenne che spacciava mentre era ai domiciliari.

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