Reclutamento straordinario di medici ortopedici e collaborazione con il Civico di Palermo. Sono questi i due pilastri su cui poggia la soluzione individuata per l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca nel corso del vertice convocato per questa mattina a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Presenti, per l’assessorato regionale della Salute, il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica Salvatore Iacolino e per l’Asp di Agrigento il commissario straordinario Mario Zappia. L’Arnas Civico di Palermo, nello specifico, metterà a disposizione due giorni a settimana una équipe di propri medici ortopedici per gli interventi chirurgici da effettuare nell’ospedale dell’Agrigentino.

Schifani, “Grazie ad accordo attività potranno ripartire settimana prossima”

“Grazie a questo accordo, le attività ambulatoriali e chirurgiche – afferma Schifani – potranno ripartire già a metà della prossima settimana. Come promesso, abbiamo trovato in tempi strettissimi una soluzione utile a scongiurare la chiusura. Continuiamo a lavorare per trovare soluzioni di lungo termine per la carenza di medici che interessa il nostro servizio sanitario pubblico”.

La manifestazione nei giorni scorsi, migliaia di cittadini in strada

“Gli ospedali non chiuderanno. Stiamo lavorando per individuare e attivare tutte le procedure indispensabili per la risoluzione delle carenze di organico nelle strutture di Petralia, sulle Madonie, e di Sciacca, nell’Agrigentino. Ho convocato e presieduto una riunione a Palazzo d’Orleans, alla quale ne seguiranno a breve altre, con tutti i soggetti coinvolti, fino alle determinazioni necessarie. Il problema, purtroppo, è strutturale: serve incrementare, nel lungo periodo, il numero dei medici impiegati nel Servizio sanitario regionale pubblico. Nel frattempo, utilizzeremo tutti gli strumenti in nostro possesso per scongiurare la chiusura dei due ospedali: lo dobbiamo a tutti i cittadini residenti in quei territori e nelle zone più periferiche dell’Isola”. Lo disse la settimana scorsa il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

Una manifestazione, che ha visto anche la partecipazione di sindaci, si è svolta a Petralia Sottana per protestare contro l’ipotesi di chiusura dell’ospedale “Madonna dell’Alto”. All’iniziativa ha preso parte il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante, che ha parlati di “giorno del risveglio delle nostre comunità. Non possiamo dormire sogni tranquilli quando tanti problemi attanagliano la vita dei nostri territori”.

“La comunità – ha aggiunto il vescovo – si è svegliata per portare all’attenzione di chi ci governa il tema dell’ospedale;
tema di un diritto inalienabile dei cittadini. A maggior ragione per le aree interne. Il secondo risveglio deve essere quello sul tema degli incendi: occorre lavorare per prevenirli. L’altro tema sul quale dobbiamo svegliarci è quello delle strade: non possiamo accogliere turisti se non ci sono servizi: se un turista non trova un ospedale e non trova le strade, scappa. C’è ancora un altro problema serio: il tema del lavoro. Bisogna creare opportunità per i nostri giovani”. “Non importano i colori politici: la forza di un territorio – ha concluso – è il suo popolo. Sono contento che ci sono tanti giovani qui oggi, se scappano i giovani non c’è futuro”.