Un’imbarcazione con 100 persone a bordo – 49 uomini, 44 donne e 7 minori –è giunta fino al porto di Lampedusa, di fronte la sede della Capitaneria di Porto.

“Gli sbarchi continuano – dice il sindaco Totò Martello – e in questo caso oltretutto c’è un pericoloso rimpallo di responsabilità: nessun mezzo militare, infatti, fino ad ora è disposto ad accompagnare i migranti dalla banchina fino al Molo Favaloro, da dove dovranno essere trasferiti dal momento che l’Hot Spot è già pieno e non può ospitare altri migranti per la necessaria quarantena sanitaria”.

“Da sindaco – spiega – in questi casi non ho potere di intervento diretto, cosa dobbiamo fare? Ho chiesto di trainare l’imbarcazione fino al Molo Favaloro ma non è possibile andare avanti così! Siamo in piena emergenza Coronavirus, i cittadini dell’isola hanno il diritto di vedere tutelata la loro salute e comprendo anche che le stesse esigenze valgano per gli uomini delle Forze dell’Ordine”.

“Ma questa situazione è inaccettabile – conclude il sindaco Martello- le istituzioni che hanno il dovere di intervenire non possono scaricare il peso dell’accoglienza interamente sulle nostre spalle”.

Il 22 aprile scorso, la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in aula al Senato, durante il question time sul coronavirus, ha affermato che «tutti i migranti arrivati dall’inizio dell’emergenza nel nostro Paese sono stati sottoposti a screening sanitario e alla prevista quarantena. Lo stesso vale, una volta rintracciati, per quelli che eventualmente arrivano autonomamente».

Sulla questione della quarantena dei migranti e dell’emergenza Covid19, è intervenuto più volte anche il governatore Musumeci, che non ha esitato a dire che “Il Decreto porti chiusi del Governo fa acqua”.
Le polemiche sono scoppiate qualche giorno fa dopo che è stato trovato positivo al Covid19 un 15enne egiziano che era ospite dell’hotspot di Pozzallo.

I sindaci dei Comuni costieri, dove avvengono gli sbarchi, così come Totò Martello, chiedono dunque maggiore attenzione e sicurezza per i loro concittadini che hanno paura del contagio.

(foto di repertorio)

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