• Sbarchi senza sosta nell’isola con diversi interventi delle motovedette di carabinieri e guardia di finanza
  • Cinque positivi al Covid19 tra i migranti trasferiti in nave quarantena
  • Sospese le ricerche dei dispersi del naufragio dello scorso 30 giugno
  • Soccorso al largo della Ocean Viking

Non si fermano gli barchi di migranti a Lampedusa. Un barchino, con a bordo di 19 tunisini, è giunto durante la notte. L’imbarcazione è stata bloccata e sequestrata dai militari della Guardia di finanza. Il piccolo gruppo è stato portato all’hotspot di contrada Imbriacola dove, all’alba, erano presenti 356 ospiti. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, in 100 verranno trasferiti con il traghetto di linea Sansovino a Porto Empedocle.

Altri 21 migranti sono stati soccorsi dalla Ocean Viking di Sos Mediterranee mentre si trovavano su un barchino in difficoltà in acque internazionali al lago della Libia. Tra di loro anche 4 minori. Ora sono 65 le persone salvate che ora sono a bordo della nave della ong francese.

Gli sbarchi di ieri

Ieri, sull’isola, si erano registrati 12 sbarchi con un totale di 342 persone, in 316 – sempre nella giornata di ieri – erano stati imbarcati sulla nave quarantena Atlas. L’ultimo gruppo del pomeriggio era composto da 115 persone provenienti da due diversi arrivi.

Tra i trasferiti a nave quarantena, cinque positivi al Covid19

Altri 46 migranti, cinque dei quali positivi al Covid19, sono stati trasferiti sulla nave quarantena Atlas ancorata a Lampedusa. Si sono andati ad aggiungere ai 39 del pomeriggio e ai 231 imbarcati in mattinata. E’ corsa contro il tempo, visto il ripetersi di sbarchi, per alleggerire l’hotspot dove sono, al momento, presenti 255 migranti. Per domattina, 4 luglio, dopo le procedure di identificazione e i controlli medici, è stato disposto – ma il numero è ancora imprecisato – il trasferimento di altri profughi con la nave di linea per Porto Empedocle

Sospese le ricerche dei dispersi del naufragio

Intanto, le ricerche dei 9 dispersi (10 secondo l’Unicef) del naufragio dello scorso 30 giugno, fra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, sono state sospese.
Dall’alba non ci sono più – nel tratto di mare dove si è verificata la tragedia – le motovedette della Capitaneria, Guardia di finanza e Carabinieri.

Le 72 ore, tempo durante il quale si presume di poter trovare in vita chi è finito in mare, sono scadute ieri mattina. Per l’intera giornata di ieri (2 luglio), le ricerche dei dispersi sono però, comunque, andate avanti ugualmente. Le ricerche potrebbero riprendere qualora dovessero emergere tracce dei dispersi.

Spari su barcone, Sea Watch denuncia a Pm Agrigento

La Sea Watch ha presentato una denuncia per tentata strage in mare alla procura di Agrigento dopo gli spari da parte di una motovedetta libica verso un barcone carico di migranti. Sulla vicenda la Guardia costiera libica, dopo la pubblicazione sui social del video realizzato da un aereo della Ong, ha aperto un’inchiesta interna. La procura di Agrigento dovrà ora verificare la giurisdizione per stabilire se potrà o meno procedere.