Spacciavano stupefacenti all’interno di una comunità alloggio per disabili psichici di Favara. I carabinieri della Tenenza di Favara hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto nei confronti di sette persone. Dodici in tutto gli indagati.

L’operazione

Per due indagati è stato disposto il carcere, per altrettanti l’obbligo di dimora ad Agrigento. Ed ancora, per altri due indagati, il divieto di dimora in provincia e infine ad un sessantenne è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’inchiesta – denominata “Dark community” – ha “permesso di accertare come gli indagati rifornissero di stupefacenti gli ospiti della struttura con problematiche di tossicodipendenza o di natura psichica, con la compiacenza e in alcuni casi la correità – scrive il procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella – di responsabili e dipendenti della comunità. Questi ultimi difatti assecondavano le richieste di stupefacente da parte dei degenti, provvedendo direttamente a reperire lo stupefacente.

L’indagine

“L’indagine, coordinata dal procuratore Salvatore Vella e dal sostituto Paola Vetro, è stata avviata nel novembre del 2020 dopo diverse segnalazioni, tra cui quella di una donna, ospite della struttura, che aveva denunciato – ha ricostruito la Procura della Repubblica di Agrigento – di aver subito minacce e violenze sessuali reiterate come corrispettivo nella compravendita della sostanza stupefacente”.
Sono state avviate intercettazioni telefoniche e riprese video che hanno consentito di definire quella che è stata definita, dagli inquirenti, come una strutturata “piazza di spaccio”. E’ venuta alla luce infatti una fiorente attività di spaccio all’interno della comunità alloggio per disabili psichici di Favara.
L’inchiesta ha permesso di acclarare numerosi episodi di abusi e maltrattamenti posti in essere da dirigenti ed operatori della comunità, mediante minacce o vere e proprie aggressioni fisiche in danno dei pazienti ogni qualvolta lamentavano carenze o disservizi.
Tra i protagonisti delle dinamiche di spaccio vi era anche un indagato, Carmelo Cusumano, – secondo la ricostruzione del procuratore Vella – già sottoposto alla detenzione domiciliare nella comunità che, con la correità di un familiare, introduceva nella struttura una quantità consistente di hashish e poi spacciava agli altri degenti”.

Gli indagati

La custodia cautelare in carcere è stata disposta per Chyarl Bennardo e Carmelo Cusumano. Obbligo di dimora ad Agrigento per Luigi Emanuele Capraro e Gaetano Lombardo. Divieto di dimora nella provincia di Agrigento per Paolo Graccione e Fiorella Bennardo. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Giuseppe Papia.

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