Ha danneggiato il locale e l’auto di una quarantenne agrigentina che perseguita da anni. Ventottenne nisseno è stato arrestato dalla polizia ed è stato portato in carcere, al “Pasquale Di Lorenzo” di contrada Petrusa ad Agrigento.

L’uomo è stato arrestato dalla polizia dopo avere sfasciato gli arredi esterni di un locale del centro di Agrigento di proprietà della donna alla quale, subito dopo il danneggiamento del pub, avrebbe pure devastato l’autovettura.

Su richiesta della Procura, gli stessi agenti, appena poche ore prima, gli avevano notificato un divieto di avvicinamento e di comunicazione nei confronti della donna, vittima di stalking.

Il caso era stato denunciato sui social dalla stessa vittima la quale ha raccontato che il ragazzo, dopo 3 anni di carcere, era stato assolto e scarcerato perché ritenuto incapace di intendere e volere e aveva ripreso a perseguitarla anche rubando le sue foto e creando falsi profili social con cui avvicinava amici e persone a lei vicine fingendo di essere lei.

“Lui – scriveva la donna –  è stato dichiarato incapace di intendere e volere. Tranne se mi uccidesse, ovviamente. Lì ci sarebbe un reato diverso e quindi sarebbe processabile. Ma quello casomai lo leggereste non sul mio profilo perché in quel caso temo che non potrei aggiornarvi di persona. Spero mi scuserete”.

Chi è il suo stalker

Il suo stalker – un 28enne nisseno che frequentava proprio la mensa della solidarietà dove lei svolgeva la sua attività non ha mai smesso di perseguitarla, tranne che nei tre anni in cui è stato in carcere. In cella proprio per stalking perché con tutta evidenza i giudici lo hanno ritenuto molto pericoloso. Prima l’ammonimento, poi il divieto di dimora ad Agrigento. Ma nulla lo ha fermato, se non appunto il carcere. E il punto è proprio questo. Tornato libero – perché il Tribunale lo ha prosciolto per una asserita incapacità di intendere e di volere – lo stalker ha ripreso a fare esattamente quello che faceva prima: rendere impossibile la vita alla donna.

In seguito alle sue denunce e al sostegno pubblico della Caritas, di cui l’imprenditrice è volontaria, il ragazzo è finito nuovamente sotto inchiesta e, ieri sera, è stato sottoposto a una nuova misura cautelare, firmata dal gip su richiesta del procuratore reggente Salvatore Vella, che gli impedisce di avvicinarsi alla donna e di comunicare con lei.

Provvedimento che, in poche ore, ha violato danneggiando sedie e tavoli del suo locale, quando ormai era chiuso, e l’autovettura della donna posteggiata sotto casa. Del caso è stata nuovamente informata la procura che avrebbe chiesto al gip l’aggravamento della misura cautelare: richiesta accolta in poche ore tanto che l’uomo è stato arrestato e portato in carcere.

 

 

 

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