Il giudice Claudia Infantino del tribunale di Agrigento ha ammesso la costituzione di parte civile dei genitori, dello zio e della nonna dei fratellini Carmelo e Laura Mulone, di 9 e 7 anni, morti il 27 settembre 2014 a causa dell’esplosione di un vulcanello della riserva delle Maccalube di Aragona (Ag).
Ammessa anche la costituzione di Codacons, Codice Ambiente e Codici Sicilia onlus e del Comune di Aragona, mentre il giudice si è riservato per la costituzione di parte civile dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente.
Sotto processo, con l’accusa di omicidio colposo plurimo, ci sono il presidente regionale di Legambiente, nonché direttore della riserva, Domenico Fontana; il dipendente Daniele Gucciardo e Francesco Gendusa, dirigente dell’assessorato regionale al Territorio.
L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Renato Di Natale, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Carlo Cinque. I due bimbi, quel sabato maledetto, erano in compagnia del padre, un appuntato dei carabinieri, nella riserva per una anticipazione dei festeggiamenti per il nono compleanno di Carmelo.
Il piccolo desiderava visitare la riserva. L’esplosione del vulcanello seppellì padre e figli. Il genitore riuscì a salvarsi grazie all’intervento dei carabinieri e della Protezione civile.
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