Villa Due Palme, l’abitazione che l’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, acquistò nel 2011 a Lampedusa, dopo un comizio sull’isola, in piena emergenza migranti legata alla “primavera araba”, dopo anni sul mercato, è stata venduta. L’annuncio, infatti, è stato ritirato e risulta la dicitura: “Immobile non più disponibile”.
Una storia che si ripete
Esattamente per come avvenne nel 2011 quando a comprare fu proprio Berlusconi, villa Due Palme, che sorge sulla baia di cala Francese a Lampedusa, all’improvviso risulta non più in vendita. La trattativa “riservata” è stata conclusa nelle scorse settimane. E sull’isola, nelle ultime ore, non si parla d’altro: “Villa Berlusconi è stata venduta”.
Comprata da un noto economista siciliano
A comprarla è stato l’economista 63enne Gianni Profita, natio di Acquaviva Platani. E secondo il vox populi di Lampedusa ha investito circa 3milioni di euro. Una cifra che, mancando le conferme, ad alcuni, sempre sulla maggiore delle isole Pelagie, sembra esosa, ma nel 2011 l’allora premier Silvio Berlusconi l’aveva comprata un milione e mezzo di euro.
Chi è l’acquirente
Esperto in management del settore dell’industria multimediale ed audiovisiva, Profita è rettore della Saint Camillus international University of health and medical sciences (UniCamillus) di Roma, presidente della fondazione Progetto salute e dell’ente di ricerca archeologica Virgil academy (così viene indicato su Wikipedia), nonché autore di saggi sui sistemi di sostegno alle produzioni cinematografica.
Profita ha amministrato varie cliniche e strutture sanitarie, è stato direttore generale della società italiana autori ed editori e prima è stato direttore generale del cinema italiano del ministero dei Beni culturali. Laureato in Scienze politiche alla Luiss, è stato, fra le altre cose, responsabile dell’organizzazione dell’Agenda comunitaria per il comparto audiovisivo e culturale durante il semestre italiano di presidenza europea ed ha fondato e presieduto la
coalizione Italiana per la diversità culturale Unesco nel quadro del Doha round del Wto. Lo scorso anno è stato insignito dell’onorificenza Grande ufficiale ordine al merito della Repubblica Italiana.
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