Antonio Perna

Giornalista free-lance, tessera Odg 58807, cronista dal 1986 anno in cui l'Italia per la prima volta si connette a Internet

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Ah, se mi si consente l’azzardo stilistico — ché il verbo, quando sgorga dall’anima italiana, non si doma — direi che questa Kelly Doualla corre come il vento della storia, e pare il prodotto perfetto d’un’Italia che ancora sa generare prodigi quando il sangue giovane viene lasciato scorrere, non soltanto nelle vene, ma anche nei diritti.

Nel catino balcanico di Skopje — dove il sole pare ancora battere con lo zelo d’Olimpia — una fanciulla di quindici primavere, il cui nome risuona esotico come un canto bantù eppure è già inscritto nel tricolore, sbriciola il primato d’Europa Under 18 sui 100 metri. Non lo batte: lo annienta. 11.21, come dire: lo scatto di Mercurio, ma con le trecce al vento e il futuro negli occhi.

Kelly Doualla è nata in Italia. Si allena in Italia. Corre per l’Italia. Ma per le leggi attuali, se non fosse per uno ius sanguinis che non contempla l’educazione e l’appartenenza culturale, rischierebbe — assurdità suprema — di essere italiana solo in pista e non nella carta d’identità.

Ecco dunque il nodo. Lo jus scholae, che tanti scambiano per mollezza o concessione, è in realtà il riconoscimento formale di ciò che lo sport, con la sua crudele e meravigliosa verità cronometrica, dimostra ogni giorno: chi cresce tra i banchi d’Italia, chi suda nelle sue palestre, chi sogna sotto i suoi cieli e canta il suo inno con voce sicura — è italiano.

Kelly Doualla non è un’eccezione. È l’alba di un’Italia che si scopre più giovane, più veloce, più giusta.

E, se mi si consente la chiusa retorica, più vera.

Gianni Brera, forse, l’avrebbe chiamata “la fanciulla-lampo venuta dall’aurora dell’uguaglianza”.

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Kelly Ann Doualla, nata nel 2009 a Pavia – con mamma e papà camerunensi – entrambi operatori sanitari con cittadinanza italiana

Vive a Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, e da anni si allena con il Cus Pro Patria Milano sotto la guida di coach Walter Monti, che la fa gareggiare anche contro i maschi.

Doualla ha iniziato a correre a livello agonistico molto presto, e già nel 2022 si è fatta notare ai Giochi Studenteschi dove negli 80 metri ha fatto registrare un tempo addirittura migliore del vincitore maschile di categoria (9″79).

Sabato 8 febbraio 2025, la 15enne lombarda aveva già fatto qualcosa di straordinario ad Ancona (sede dei campionati Italiani Indoor riservati agli allievi), correndo i 60 metri in uno strepitoso 7″19 (a un solo centesimo dal record del mondo U18 di Lisa Raye).

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