pippo manuli
Pensionato....opinionista per hobby, di fede repubblicana
Introduzione
Il 21 luglio 2021, 24 ore prima della delibera di dissesto, gli stessi soggetti che hanno redatto la relazione – il Segretario Generale, la Ragioniera Capo del Servizio Finanziario e i Revisori dei Conti – attestavano in atti ufficiali, come delibere e riconoscimenti di debito fuori bilancio, che i conti comunali erano perfettamente in ordine.
Il 22 luglio 2021 il Consiglio Comunale dichiara ufficialmente il dissesto finanziario di Taormina. Nella relazione al dissesto, quei medesimi redattori si smentiscono all’unisono, evidenziando gravi squilibri finanziari e giustificando il dissesto come unica soluzione possibile.
2. Cronistoria degli eventi
Data Evento principale
22 luglio 2021 Delibera di dissesto comunale
Novembre 2021 Insediamento della Commissione Straordinaria di Liquidazione
2022 Aderenza alla procedura di liquidazione semplificata e prime proposte di transigere crediti
28 dicembre 2022 Decreto Ministeriale con 15 prescrizioni
Marzo 2023 Approvazione del bilancio stabilizzato con secondo parere positivo della COSFEL
3. Le prescrizioni ignorate
Divieto di nuove assunzioni, eluso con l’incremento dell’organico ASM.
Vincolo di spesa corrente, sforato sistematicamente senza sanzioni.
Controlli sulla trasparenza delle transazioni, vanificati da accordi opachi fra OSL e Amministrazione.
Separazione fra funzioni della Commissione e ruoli dell’esecutivo, costantemente violata.
Monitoraggio dei conti, reso inefficace dalla complicità di dirigenti comunali, Revisori del Conto e OSL, con la partecipazione attiva dell’esecutivo.
4. Casi emblematici di mala gestio
We Build (ex Impregilo): ha ottenuto un trattamento di favore con l’annullamento di un debito di circa 40 milioni di euro, generato dal collaudo finale, mai citato in delibera se non in modo subdolo quando si richiede e concede la “transazione Tombale”.
Associazione Sant’Alessio: transazioni senza documentazione stringente né pubblicità.
Rete Fognante: riconosciuto un credito di circa 5 milioni, transatto a 2,5 milioni. Rete Fognante è un ente di quattro Comuni e quei debiti non risultavano iscritti nei bilanci di Taormina, nonostante l’obbligo statutario. L’operazione è priva della necessaria attenzione di funzionari comunali e Commissione, e viola i diritti degli altri tre Comuni associati.
Eredi Ferrara: esproprio di terreno risalente agli anni ’70 per cui il Comune aveva già speso oltre 18 milioni di euro. La vicenda richiedeva verifiche costanti e un chiarimento sul giudizio, previsto tra fine 2023 e inizio 2024, per accertare se fosse stato pagato o fosse andato in prescrizione.
5. Danni ai cittadini
Aumento dell’imposizione fiscale per coprire le falle di bilancio.
Perdita di fiducia nelle istituzioni e demotivazione civica.
Concreta possibilità di una svalutazione ambientale e socio-economica agli occhi di possibili futuri investitori, specie nel campo del turismo.
6. Chi va chiamato a rispondere
La Commissione Straordinaria di Liquidazione, accusata di inefficienza e connivenza.
I Revisori del Conto, colpevoli del silenzio sulle irregolarità.
L’esecutivo comunale, responsabile delle continue interferenze nella gestione del dissesto.
L’OSL, artefice di operazioni poco trasparenti e di superamento delle prescrizioni ministeriali.
Il Colossale Buco Nero di Taormina
A cura del Partito Repubblicano, Taormina
Luogo: S. Antonio, Zappulla alta, s.n., TAORMINA, MESSINA, SICILIA
Questo contenuto è stato disposto da un utente della community di BlogSicilia, collaboratore, ufficio stampa, giornalista, editor o lettore del nostro giornale. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore. Se hai richieste di approfondimento o di rettifica ed ogni altra osservazione su questo contenuto non esitare a contattare la redazione o il nostro community manager.


Commenta con Facebook