L’ex numero uno di Sicindustria Antonello Montante mette in vendita il suo storico e lussuoso palazzo nel centro di Caltanissetta. Parliamo dell’ottocentesco Palazzo Sillitti Bordonaro che è stato messo sul mercato per 2 milioni di euro. Quale possa essere il motivo potrebbe anche essere intuibile. Montante infatti è stato recentemente condannato a 8 anni dai giudici della Corte d’Appello, oltre alla rifusione di spese legali e parti civili per oltre 100 mila euro.

Il suo sistema

L’ex leader degli industriali e delegato per la legalità di Confindustria, finì nei guai con accuse pensatissime addirittura di aver creato un “sistema”. L’accusa è di aver rivelato notizie coperte dal segreto d’ufficio e per favoreggiamento. L’ex leader di Confindustria sarebbe stato al centro di un’attività di dossieraggio e ricatti con la quale avrebbe condizionato la politica regionale. Ha tentato di far aprire inchieste a carico dei “nemici”, acquisendo informazioni sull’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa che la procura di Caltanissetta aveva avviato su di lui.

I cenni storici del palazzo in vendita

Il palazzo, secondo i cenni storici riportati dal sito Travelitalia.com,  venne costruito nel 1858 come residenza dei Sillitti Bordonaro. Una delle più illustri famiglie della città. Per un certo periodo l’edificio fu sede della cassa centrale di risparmio “Vittorio Emanuele”. Il disegno è dell’architetto Giuseppe Di Bartolo, autore a Caltanissetta anche dei palazzi Provinciale, Benintende e Lanzarotti. Dal punto di vista volumetrico, il palazzo si configura come un blocco chiuso a tre elevazioni, con piccola corte interna. II prospetto principale, con schema rettangolare, presenta al primo livello un rivestimento in conci d’arenaria locale, in cui aperture ad arco a tutto sesto si alternano ad aperture architravate.

La strutturazione

Sulla superficie, tripartita e modulata orizzontalmente, risalta lo schema compositivo del partito centrale del secondo e terzo livello, costituito da due ordini sovrapposti di mezze colonne doriche e corinzie che inquadrano cinque aperture. Quelle del secondo livello, definite da cornici ad arco a tutto sesto, sono collegate da un balcone, sostenuto da mensoloni a voluta con motivo fogliato; quelle del terzo livello sono sormontate da fastigi con volute contrapposte e motivi fitomorfi. Nella rosta del portale sono riportate le iniziali del proprietario e la data di realizzazione dell’edificio. Alcuni locali del piano terra sono definiti orizzontalmente da volte a botte lunettate e volte a padiglione, impostate su archi in pietra da taglio locale. Nell’androne dell’ingresso principale, lo scalone, realizzato in marmo rosso di Verona, è inquadrato da colonne

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