Tre persone sono state arrestate dai carabinieri del nucleo Investigativo di Caltanissetta per rapina aggravata in concorso in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare i militari hanno condotto una persona in carcere e poste le altre due ai domiciliari. Secondo l’accusa i tre sarebbero gli autori dell’assalto, del 16 marzo scorso, all’agenzia di Sommatino della filiale della Banca Sicana. I rapinatori, con il volto coperto e armati di pistola, dopo aver immobilizzato un funzionario della banca, costrinsero un dipendente ad aprire la cassaforte. Il bottino fu di circa 82.000 euro

 La ricostruzione delle drammatiche sequenze del colpo

Il 16 marzo 2021 alle ore 14.30 circa veniva consumata una rapina a mano armata ai danni della Banca Sicana, agenzia di Sommatino nel Nisseno; in particolare due soggetti con volto travisato ed in possesso di una pistola attendevano l’arrivo di un funzionario della Banca e lo obbligavano ad aprire la porta di ingresso, per poi introdursi nell’Istituto bancario.
Dopo aver immobilizzato il funzionario all’interno degli uffici attendevano l’arrivo di un altro dipendente che veniva costretto sotto la minaccia dell’arma ad aprire la cassaforte, da dove veniva asportata la somma di circa 82.000,00 euro. Successivamente i rapinatori fuggivano facendo perdere le proprie tracce.

Indagini coordinate dalla Procura

Le indagini venivano subito assegnate al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta, che, sotto il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica di Caltanissetta, acquisiva nel corso della successive settimane di frenetiche e laboriose indagini una serie di elementi di rilievo fondamentale per l’individuazione degli autori.

Grazie alle attività d’investigazione si segnalavano all’Autorità Giudiziaria D.G. 46enne residente a Mazzarino, gravato da numerosi precedenti anche specifici, K.P. gelese di 24 anni incensurato (questi due soggetti venivano identificati come i due che entravano in banca) e C.G. 24enne residente a Mazzarino, individuato come “palo”.

I provvedimenti restrittivi decisi dal Gip

Il G.I.P. di Caltanissetta su richiesta della locale Procura della Repubblica che concordava con le risultanze investigative dei Carabinieri, emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di D.G e agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di C.G. e K.P..
Ieri i tre soggetti sono stati rintracciati e dopo le formalità di rito condotti rispettivamente presso la casa Circondariale di Gela e le abitazioni individuate.