“L’appalto da 3,9 milioni di euro, per la costruzione del nuovo palazzo di giustizia di Caltanissetta, è a rischio per una cartella Equitalia da 200 euro al mese (peraltro, mai notificata)”.

Lo dice l’imprenditore partenopeo Gianpiero Falco (presidente Confapi Napoli) che, alla guida di un consorzio, ha vinto il bando per la costruzione del nuovo Tribunale nel capoluogo di provincia, ma che ora rischia di vedersi revocato dal Provveditore delle opere pubbliche della Sicilia, Donato Carlea, l’appalto per una cartella mai notificata e già rateizzata.

“La revoca del contratto – spiega – comporterebbe non solo il blocco delle opere (già partite con un anno e mezzo di ritardo a causa di un errore di progettazione fatto proprio dal Provveditorato) e l’avvio di un contenzioso, ma un aggravio dei costi per la collettività perché dovrebbe essere bandita una nuova gara con l’allungamento ulteriore dei tempi di consegna del Tribunale”.

In pratica, i lavori si sono dovuti fermare per un errore nella vecchia progettazione. “Abbiamo fatto quello che si poteva fare e poi abbiamo atteso la variante – ha aggiunto l’imprenditore – Interrompere i lavori ci è costato moltissimo. Abbiamo dovuto pagare 200 mila euro di oneri. Abbiamo rimesso il Durc a posto. Poi per una cartella mai notificata risalente al 2014 si è bloccata l’emissione della certificazione Soa. E adesso il Provveditorato vuole toglierci l’appalto perché non abbiamo rispettato i termini”.