Un duro sfogo su Facebook indirizzato dal sindaco di Delia Gianfillipo Bancheri, comune del nisseno, ai propri concittadini ritenuti colpevoli di mantenere abitudini contrarie alle misure di prevenzione dal contagio da Coronavirus.

A scatenare l’ira del sindaco del piccolo comune i presunti comportamenti irresponsabili degli abitanti che non starebbero prendendo sul serio l’obbligo di stare a casa. Tra le motivazioni per giustificare spostamenti e assembramenti non consentiti, ci sarebbero, ad esempio, la necessità di chiamare il parrucchiere per farsi dare una sistemata ai capelli a domicilio, le grigliate con gli amici o lo sconfinamento in altri comuni per motivi futili, come comprare le sigarette.

Ma l’attività che più ha fatto infuriare il sindaco è il coinvolgimento di interi condomini nella realizzazione dei famosi striscioni in cui campeggia lo slogan “andrà tutto bene”. Una situazione paradossale se si pensa che questo augurio potrà compiersi solo rispettando il divieto di aggregarsi.

“Stiamo giocando con la pelle nostra e di tutta la cittadinanza – tuona Bancheri- ho visto fare feste in un condominio. Sono dovuto andare io in persona a redarguire queste persone. Stare a casa significa stare insieme alla propria famiglia, non con i vicini di casa”

D’intesa con la Polizia Municipale e in ottemperanza al decreto nazionale, il sindaco ha provveduto a denunciare i trasgressori: “Siamo passati dagli avvisi alle denunce. Qua stiamo giocando con la salute di tutti noi. La reputate correttezza? è egoismo e superficialità. Ribadisco che si deve circolare nella zona limitrofa alla propria residenza, in qualsiasi caso, anche per portare a spasso il cane o per comprare le sigarette. Chi sbaglia sarà sanzionato”.

Intanto si intensifica la stretta sui controlli. A Palermo ieri Polizia e carabinieri hanno fermato e fatto allontanare i runner che si stavano allenando nel lungomare di Mondello.  Diversi giovani sono stati invitati a tornare a casa. Uno di loro è stato denunciato perché era arrivato lì dal quartiere Zisa e correva da solo sul marciapiede del lungomare di viale Regina Elena. Il giovane sanzionato è residente nel quartiere Zisa e quindi, secondo gli agenti, non poteva arrivare fino a Valdesi. Una vicenda che ha fatto scoppiare le polemiche 

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