La Corte di Cassazione ha condannato all’ergastolo l’imprenditore di Riesi (Cl) Stefano Di Francesco, 68 anni, con l’accusa di avere ucciso il figlio 32enne Piero la mattina del 9 gennaio 2012.
Secondo l’accusa la vittima venne assassinata durante una lite, scaturita da contrasti per la gestione dell’azienda di famiglia. Piero Di Francesco sarebbe stato colpito al capo dal padre con un oggetto contundente che non è stato mai ritrovato.
L’imprenditore avrebbe quindi caricato il corpo esanime del figlio su una vecchia auto aziendale a cui diede fuoco per simulare un tentativo di soccorso gettando su di essa della terra usando un escavatore della ditta. Secondo Procura e carabinieri l’uomo aveva anche confessato l’omicidio del figlio durante uno sfogo sulla tomba della vittima.
Sulla lapide gli investigatori avevano piazzato una cimice che registrò tutto.
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