Sbloccato l’appalto per la manutenzione straordinaria da 13 milioni di euro per le frane e le buche sulla strada provinciale che da Mussomeli porta a Caltanissetta. I giudici del Tar hanno respinto il ricorso della associazione temporanea d’impresa formata dalla Ricciardello la Comin srl e dalla Gc costruzioni srl.

Secondo i giudici amministrativi è legittima l’aggiudicazione alla associazione d’impresa a cui il seggio di gara aveva affidato i lavori formata dalla Demetra Lavori srl, Diva srl, Impresa Carpenteria Metallica Icm s.r.l., assistita dagli avvocati Giuseppe Ribaudo e Francesco Carità.

Alla luce della decisione potrà riaprire il cantiere sull’importante arteria. L’intervento di sistemazione idrogeologica aree delle frane da parte del commissario di Governo, era avvenuta il 18 maggio scorso. Tali lavori rientrano nell’ambito del Patto per il Sud. Alla gara avevano preso parte undici ditte e ognuna fece la propria offerta al ribasso. I lavori erano stati consegnati con l’inaugurazione ufficiale, il 5 giugno, alla presenza anche dell’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricò. Il ricorso aveva bloccato le opere che adesso riprendono.

B&B vicino alla Scala dei Turchi non verrà demolito, il Tar accoglie ricorso

Un B&B non distante dalla Scala dei Turchi non sarà demolito. Lo hanno deciso i giudici del Tar di Palermo che hanno accolto il ricorso presentato dai proprietari della struttura recettiva assistiti dagli avvocati Giuseppe Ribaudo e Francesco Carità e Gaetano Caponnetto, e annullato il provvedimento del Comune di Realmonte con il quale era stata negata la sanatoria e ordinato l’abbattimento.

I giudici amministrativi hanno accolto le tesi degli avvocati che hanno sostenuto l’illegittimità dei provvedimenti amministrativi visto che l’immobile era stato realizzato prima del 1967 e che, pertanto, non ha necessità di alcun titolo edilizio abilitativo e non può essere demolite. Non solo ma altri manufatti realizzati nel 1995 possono essere sanati.

Nei mesi scorsi, il Tar Sicilia ha annullato la demolizione di un immobile nel centro storico di Agrigento, condannando il Comune e la Soprintendenza. La proprietaria dell’immobile aveva iniziato a ricostruire una struttura nel centro storico dopo un crollo avvenuto nel 2014. Dagli uffici era arrivato il permesso per avviare i lavori, salvo poi l’arrivo di una richiesta di sospensione per chiedere il parere della Soprintendenza. Interlocuzione con i tecnici che ha dato esito negativo, con il Comune che ha non intimato la sospensione dei lavori ma anche l’abbattimento dello stabile. Il Tribunale Amministrativo ha però dato ragione alla proprietaria, difesa dagli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, recependo le criticità poste dai legali in merito all’interpretazione del piano particolareggiato.

Il Comune, oltre a confermare la sospensione dei lavori, ha disposto la revoca dei titoli edilizi rilasciati in precedenza e ha intimato l’integrale demolizione delle opere. La proprietaria dell’immobile, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, ha proposto ricorso al Tar. I legali hanno rilevato che la Sovrintendenza avesse sbagliato a interpretare le disposizioni del piano particolareggiato del centro storico. Il Tar ha annullato quindi la demolizione dei lavori di ricostruzione effettuati.