Nuova puntata relativa all’intricata vicenda del Muos, il sistema satellitare Usa costruito dalla marina militare statunitense a Niscemi da anni nell’occhio del ciclone per il timore di danni ambientali ed alla salute.

Come scrive Repubblica Palermo, l’avvocatura dello Stato, in rappresentanza del ministero della Difesa, ha presentato ricorso al Tribunale del riesame di Catania contro la decisione del 6 giugno scorso del Tribunale di Caltagirone, di mantenere il sequestro del Muos.

L’udienza si è conclusa con il deposito, sollecitato dai giudici del riesame, della ‘verificazione sull’impianto’ disposto dal Consiglio di giustizia amministrativa (Cga). La decisione potrebbe arrivare la prossima settimana.

Nel rigettare il ricorso il Tribunale di Caltagirone aveva sottolineato che “resta il ‘periculum in mora’ per i reati paesaggistici” nella costruzione “dell’opera asseritamente abusiva sull’equilibrato e ordinato assetto territoriale” e che “le decisioni del Cga di Palermo non sono idonee a determinare l’automatica insussistenza del carattere abusivo dell’opera e, dunque, del ‘fumus’ del reato contestato”.

Il giudice Cristina Lo Bue aveva accolto le istanze di mantenimento del sequestro del procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, e dell’avvocato Goffredo D’Antona in rappresentanza dall’associazione antimafie Rita Atria.

La richiesta del ministero della Difesa era stata depositata dopo che il Cga di Palermo il 6 maggio scorso ha di fatto chiuso la vicenda sulle autorizzazioni rilasciate dalla Regione, ritenendole legittime. Il Tribunale di Caltagirone ha ritenuto ininfluente la decisione del Cga sul piano penale.

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