In relazione al rinvio delle operazioni di verificazione del MUOS di Niscemi, disposte di concerto dalla Prefettura di Caltanissetta unitamente al collegio dei verificatori, l’Associazione Antimafie Rita Atria, esprime preoccupazione nel constatare che neanche gli stessi verificatori vogliono assumersi la responsabilità di decidere ed indicare quali siano le misure opportune da adottare per la tutela dell’incolumità e della salute pubblica.
Considerato che non si tratterebbe della messa in funzione definitiva, ma di una accensione test di brevissima durata, è maggiormente allarmante prendere atto che il suggerimento dato dagli stessi verificatori incaricati dal Consiglio di Giustizia Amministrativa sia di una accensione del MUOS alla minima potenza così da poter escludere ogni riflesso negativo sulla popolazione, con un’ammissione, di fatto, che ad una potenza maggiore (ma quale è la minima?) sarebbero configurabili rischi per la popolazione.
Per questi motivi oggi (15 gennaio 2016) gli avvocati dell’Associazione Antimafie Rita Atria, Goffredo D’Antona e Sara Catalano, hanno depositato istanza di disapplicazione di eventuali autorizzazioni regionali nel caso in cui si volesse riproporle, al fine di riaffermare il concetto che, anche al di là delle statuizioni del CGA, sono legittime le revoche delle autorizzazioni regionali del marzo del 2013 con le quali si era dato corso alla realizzazione del MUOS.
Con tale atto si vuole ribadire l’impegno per la Giustizia e quindi per il rispetto della salute e dell’ambiente non solo della popolazione di Niscemi ma di tutta la popolazione siciliana che sta subendo una inaccettabile azione di prevaricazione ad opera del Governo Italiano e di quello degli USA riconfermando, ancora una volta, il NO fermo, netto e deciso al MUOS e alle preesistenti 46 antenne di Niscemi.
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