Sete di acqua, sete di diritti, sete di legalità. A Niscemi, nel 2017 si lotta ancora per l’acqua. Non è una fotografia del dopoguerra, quella che succede nella terza cittadina più grande della provincia nissena, ma cruda realtà. A Niscemi, l’acqua non c’è.
“Questo fenomeno – si legge in una nota del neonato comitato ‘acqua tutti i giorni’ – ormai non fa altro che raccontare l’immagine di una città completamente abbandonata a se stessa. In tempi normali l’acqua viene distribuita ogni 7/8 giorni ma, a causa di una rottura della tubazione, nell’ultimo mese l’acqua è stata distribuita a distanza di 20 giorni”.
Per questa ragione, i cittadini scenderanno per le strade, sabato 8 luglio per chiedere una soluzione del problema idrico. La manifestazione, organizzata dal comitato cittadini “Acqua tutti i giorni”, partirà alle ore 10 da viale Mario Gori e si concluderà in piazza Vittorio Emanuele.
“I niscemesi chiedono l’aumento significativo della dotazione idrica riservata al Comune di Niscemi da parte di Caltaqua e Siciliacque per assicurare l’erogazione ogni giorno. Oggi largamente insufficiente. Rivendicano un’azione legale per rapportare la quota fissa al numero dei giorni in cui viene effettivamente distribuita l’acqua. L’individuazione e lo sfruttamento delle risorse idriche presenti nel nostro territorio (Canale, Madonnuzza, Canalicchio, Madonna e Beneficio), previa istallazione di un potabilizzatore nell’impianto di sollevamento di C/da Fegotto”.
Su tutto la richiesta diventa principalmente una “Immediato finanziamento da parte della Regione Siciliana dell’intervento per il miglioramento della rete idrica comunale. Una migliore e più celere gestione delle emergenze”.
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