Un vero e proprio duello al coltellate in stile cavalleria rusticana a causa di una ragazza contesa è finito nel sangue tre giorni fa a Caltanissetta in pieno centro. Adesso i carabinieri ritengono di aver spiegato e ricostruito le responsabilità arrestando cinque persone, una accusata di omicidio e quattro di rissa e lesioni.

La sequenza dei fatti

Tutto avviene nella serata del 25 novembre. Intorno alle 20.00, si presentava un uomo presso la caserma “Guccione”, sede del Comando provinciale Carabinieri di Caltanissetta, segnalando che nella vicina via San Domenico si era verificata una lite che aveva coinvolto alcune persone armate di coltello.

Quattro feriti

Quasi contemporaneamente entrava in caserma Massimo Tortorici che, tenendosi le mani al petto sporco di sangue, riferiva di essere stato accoltellato da tale Kevin Fiore. Immediatamente i Carabinieri della Compagnia di Caltanissetta si recavano in via San Domenico, trovando riverso per strada Roberto Millaci, ferito alla gamba destra, e Marcello Tortorici, già privo di sensi e con una profonda ferita alla gola. Sul posto arrivavano anche le autoambulanze.

I carabinieri a casa Fiore

Contemporaneamente i Carabinieri si recavano presso l’abitazione della famiglia Fiore, dove trovavano Salvatore Fiore e i figli Kevin e Michele, che mostravano delle ferite da taglio superficiali, riferendo di essere stati aggrediti dai fratelli Tortorici. Nel frattempo giungeva la notizia della morte di Marcello Tortorici per ferita da arma bianca localizzata posteriormente allo sternocleidomastoideo sinistro.

Le indagini per omicidio

Grazie anche al reperimento di immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona è stato possibile ricostruire gli eventi consistiti in una violenta rissa tra i componenti della famiglia Fiore e quelli della famiglia Tortorici, culminata con il ferimento di diversi partecipanti e l’omicidio di Marcello Tortorici. Quest’ultimo, secondo quanto si ricava dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza, sarebbe stato colpito con un fendente alla gola da Kevin Fiore.

Il duello sotto gli occhi dei passanti

Il fatto è avvenuto tra le strade urbane del capoluogo alla vista di diversi passanti, che, increduli, hanno assistito alla ferocia del gesto e hanno cercato invano di prestare soccorso alla vittima. Il movente del dissidio tra i due nuclei familiari, confermato anche da alcune testimonianze, è da ricondurre ad una questione sentimentale in cui erano coinvolti Kevin Fiore, la sua fidanzata e il figlio minorenne di Roberto Millaci. In tale contesto, la sera dell’accaduto, le due famiglie si sono incontrate e il risultato è stata una violenta rissa e l’omicidio di Marcello Tortorici.

Subito rintracciati quasi tutti i soggetti coinvolti nel duello indossavano ancora gli stessi indumenti utilizzati nel corso della rissa, eccetto i fratelli Fiore, i cui abiti sono stati ritrovati nella loro abitazione con tracce di sangue e sono stati posti sotto sequestro.

Gli arresti

A poche ore dal duello rysticano i militari hanno, così arrestato per omicidio Kevin Fiore, di 22 anni; mentre gli arresti con l’accusa di rissa aggravata sono scattati per Massimo Tortorici, di 45 anni; Roberto Millaci, di 50 anni;
Michele Fiore, di 30 anni e Salvatore Fiore, di 53 anni.

Arrestati in carcere, feriti in ospedale

Tre degli arrestati, al termine delle formalità, venivano associati presso la casa circondariale di Caltanissetta, mentre Massimo Tortorici e Roberto Millaci rimanevano in osservazione  per le ferite riportate presso l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta in stato di arresto, tutti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Nel corso dell’udienza di convalida, il GIP di Caltanissetta, preso atto dei fatti e delle dichiarazioni rese, ha convalidato gli arresti e ha disposto la misura cautelare in carcere per tutti i coinvolti nel tragico episodio. Con i tre Fiore, dunque, anche Massimo Tortorici, dimesso in mattinata dopo l’interrogatorio di garanzia, è stato tradotto presso la casa circondariale di Caltanissetta. Solo Roberto Millaci, ancora in osservazione presso l’ospedale Sant’Elia, resterà ricoverato fino alla sua dimissione in stato di arresto.

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