Due persone sono state arrestate dai carabinieri a Delia, in provincia di Caltanissetta, con l’accusa di concorso in omicidio. I militari hanno eseguito un mandato di arresto europeo emesso dalla pretura di Mannheim, in Germania, per il delitto di Giuseppe Sabia, un ristoratore italiano ucciso nel febbraio del 1993.

In carcere sono finiti Gacino (Gioacchino) Genova, 49 anni, e Salvatore Lodato, 57 anni, entrambi residenti a Delia nel Nisseno. Gli investigatori tedeschi sono risaliti ai due sospettati dopo una lunga indagine e attraverso la quinta direzione di Sirene (Supplementary information request at national entry) sono stati messi in contatto con l’autorità giudiziaria italiana ed i carabinieri di Caltanissetta.

Nel novembre scorso, infatti, ai due indagati venne prelevato il dna, a cui è seguito l’esame di comparazione che ha fatto scattare il provvedimento restrittivo.

Nell’inchiesta sulla morte di Sabia, rapito e poi ucciso con un colpo di pistola alla testa, dopo essere stato picchiato violentemente con la gamba di una sedia, è coinvolto anche uno spagnolo che lavorava nel ristorante della vittima e avrebbe avuto un ruolo preponderante nella vicenda.

Secondo gli investigatori tedeschi, l’uomo poco prima del delitto sarebbe stato licenziato da Giuseppe Sabia senza ottenere alcune spettanze economiche che egli evidentemente reclamava.

Genova e Lodato, invece, si trovano nel carcere di Caltanissetta a disposizione della autorità giudiziaria competente.

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