Due ordinanze di divieto di avvicinamento e il sequestro preventivo di quasi 75 mila euro sono stati disposti dal gip del tribunale di Gela nei confronti di due persone accusate di circonvenzione di incapace, aggravata, in concorso tra loro: avrebbero preso di mira un loro parente, che vive da solo, è analfabeta e accusa “deficienza psichica” e lo avrebbero indotto a eseguire prelievi bancari e operazioni finanziarie dal proprio libretto di risparmio con trasferimento finale di 74.845 euro nel conto corrente dei due indagati.

Da qui il sequestro preventivo. L’inchiesta scaturisce da una precedente operazione antitruffa, denominata “San Giuseppe”, con la quale i carabinieri (che hanno eseguito i provvedimenti restrittivi di oggi) avevano scoperto, a luglio dello scorso anno, una banda italo-romena che sottraeva soldi ad anziani e incapaci.

I tre componenti furono arrestati: Emanuele Morana, Vasile Daniel Ciubotaru, oltre alla zia paterna, Elena Ciubotaru. Il loro posto nella banda però è stato presto occupato da altri truffatori italiani.