I poliziotti della sezione volante hanno arrestato Francesco Fiaschè, catanese di 26 anni, poiché colto nella flagranza di reato di truffa aggravata ai danni di un pensionato nisseno.
Stamattina, a seguito di richiesta pervenuta su linea di emergenza 113, due equipaggi della Polizia di Stato sono intervenuti in via Ernesto Vassallo, dove era stata segnalata la c.d. “truffa dello specchietto” in atto.
In particolare, un anziano, in transito con la propria Renault Clio, era stato affiancato da una Lancia Ypsilon, condotta da un giovane, il quale lamentava di aver subito la rottura dello specchietto della propria auto per colpa di una manovra maldestra dell’anziano e chiedeva di essere risarcito.
A seguito di tale richiesta il pensionato, nonostante non fosse molto convinto di aver arrecato il danno, riferiva di non avere la somma di denaro che gli era stata richiesta e di doversi recare presso lo sportello bancomat del proprio istituto di credito per prelevarla.
Il proprietario della Lancia si offriva quindi di accompagnarlo e insieme si recavano in banca. Giunti sul posto gli agenti hanno intercettato e bloccato l’autovettura con bordo il Fiasché e la vittima, che nel frangente avevano fatto ritorno in via Vassallo.
L’anziano confermava i fatti raccontati dal segnalante alla sala operativa della Questura e riferiva di aver appena prelevato dal bancomat un’ingente somma di denaro, il massimo che potesse prelevare e meno di quanto gli fosse stato richiesto, per risarcire il Fiasché.
Nel corso della perquisizione eseguita sulla Lancia Ypsilon, i poliziotti hanno sequestrato un’altra ingente somma di denaro, probabile provento di analoghe truffe.
Sul conto del Fiaschè, che annovera numerosi precedenti penali per analoghi episodi di truffa, gravano diversi provvedimenti di divieto di far ritorno in diversi comuni siciliani a causa della sua condotta.
Lo stesso, dopo l’arresto, è stato condotto in Questura per essere fotosegnalato presso la Polizia Scientifica e, dopo gli adempimenti di rito, tratto in arresto.
L’uomo, su disposizione del pm presso la locale Procura della Repubblica, è stato condotto al carcere di Malaspina a disposizione dell’A.G.
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