- Nel Catanese continua la lotta all’abbandono di rifiuti a bordo strada
- I Carabinieri denunciano 9 persone riconducibili a quattro imprese
- Sono state elevate 21 sanzioni per un totale di 12.600 euro
Prosegue l’attività dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale, volta al contrasto del fenomeno dell’abbandono illecito di rifiuti sui terreni limitrofi alle strade urbane ed extra-urbane, che determina la formazione di numerose micro-discariche.
I controlli a Catania
Nei giorni scorsi i militari hanno rivolto le loro indagini nella zona Nord del Comune di Catania, in varie zone fra cui lungo il Viale Giuseppe Lainò – traversa chiamata Strada Sgroppillo, rinominata dai residenti della zona con il nome di “Via della discarica”, area oggetto di numerose lamentele da residenti esasperati. Tramite apparati di videosorveglianza e successiva attività di accertamento, è stato possibile risalire a numerosi soggetti dediti all’incivile prassi dell’abbandono dei sacchetti di rifiuti, peraltro in violazione delle Ordinanze Sindacali sulla raccolta differenziata. Ma non solo, perché l’attività ha consentito di sorprendere diverse persone facenti capo a imprese, in particolare operanti nel settore edile, che si disfacevano in tal modo di materiali di risulta, integrando così più gravi fattispecie di carattere penale.
L’appello dei militari
I Carabinieri in proposito invitano i cittadini che debbono realizzare lavori edili sulle proprie abitazioni ad assicurarsi che le ditte alle quali si rivolgono rilascino prova, tramite formulari dei rifiuti, del loro corretto smaltimento.
Multe e denunce
Sono state elevate 21 sanzioni per un totale di 12.600 euro, inoltre sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Catania 9 soggetti riconducibili a 4 imprese che dovranno rispondere di gestione illecita di rifiuti. L’abitudine di tali soggetti, immortalati dalle telecamere soprattutto in ore serali, e la conseguente formazione di numerose discariche a cielo aperto, nel periodo estivo è resa ancora più intollerabile, complice il caldo che determina l’amplificazione di cattivi odori e possibili rischi di natura sanitaria.
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