• Inviare materiale scolastico inutilizzato, tablet e pc da Catania ai paesi africani
  • E’ il desiderio della classe 1^BSA del liceo “Boggio Lera di Catania”
  • Hanno chiesto aiuto al sindaco metropolitano Pogliese

Solidarietà a scuola. Donare il materiale scolastico inutilizzato ai ragazzi meno fortunati che vivono in Africa. E’ il desiderio della classe 1^BSA del liceo “Boggio Lera” di Catania. Questi giovani e intraprendenti studenti hanno formalizzato la loro richiesta inviando una mail al sindaco della città metropolitana di Catania, Salvo Pogliese, e agli assessori Cantarella, Mirabella e Arcidiacono per ricevere un aiuto e sperano in una celere risposta.

La decisione maturata durante le lezioni di Cittadinanza e Costituzione

Scrivono gli studenti nella loro richiesta: “Nel corso delle lezioni di Cittadinanza e Costituzione, sono stati trattati interessanti argomenti riguardanti anche i temi della solidarietà; abbiamo posto l’attenzione, soprattutto, sulla possibilità di aiuto che i Paesi più ricchi come il nostro possono concretizzare nei confronti dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo”.

Sostituiti gli arredi scolastici

Spiegano gli studenti: “In rispetto del D.L. n. 76 del 16 luglio 2020, recante misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale, anche nel nostro liceo, i vecchi banchi sono stati sostituiti con banchi singoli e assieme a questi, sono stati sostituiti altri arredi delle classi e dei laboratori.
Durante il conseguente confronto in classe, è stata discussa la possibilità di donare tali arredi, ma anche i vari devices informatici in disuso ed ogni altra attrezzatura e materiale scolastico, giacenti nel nostro Istituto; questi, infatti, considerato il loro stato di conservazione, potrebbero comunque essere di ausilio a studenti bisognosi”.

Il coinvolgimento dell’associazione Don Bosco 2000

A sostenere i ragazzi anche una associazione. Scrivono ancora gli studenti nella loro richiesta: “Con l’aiuto del nostro insegnante, prof. A. Naso abbiamo preso contatti con l’associazione Don Bosco 2000, organismo che ha come scopo la promozione, il sostegno e lo sviluppo di Opere e Missioni Salesiane nel mondo, la quale è disposta ad occuparsi del ritiro e dell’organizzazione e di tutte le fasi logistiche necessarie per inviare il materiale scolastico nei Paesi come Senegal, Gambia e Mali.
L’associazione Don Bosco 2000, tramite il progetto “A casa loro”, ha già donato, a due villaggi della savana senegalese, 358 banchi e 429 sedie destinati alla discarica.
Gli istituti che hanno aderito a questo progetto sono: Istituto Comprensivo Parini, Istituto Omnicomprensivo Pestalozzi e Istituto Comprensivo Statale Diaz-Manzoni di Catania e l’Istituto Comprensivo Neglia-Savarese di Enna”.

La richiesta di aiuto

Gli studenti vanno poi al nocciolo della questione: “Al fine di aiutare concretamente tutte le fasi dell’operazione, chiediamo anche la donazione del 30% dei costi di smaltimento dei materiali, costi a carico dell’Istituto e della Città Metropolitana, che in caso di donazione sarebbero integralmente risparmiati, alla stessa associazione la quale si fa carico di un lavoro considerevole oltre che di grosse spese di spedizione necessarie per far arrivare il container con tutti gli arredi, in Africa.
Per quanto sopra esposto, nella convinzione che questa iniziativa possa rappresentare una reale possibilità di aiuto per le popolazioni meno fortunate, i sottoscritti alunni della 1^BSA di questo Istituto, con la presente richiedono autorizzazione al prelevamento dei materiali scolastici, nelle quantità che vorranno concordarsi, nonché a dare formale incarico all’associazione Don Bosco 2000 per le attività di trasporto”.
Concludono gli studenti: “Vi proponiamo questa azione benefica perché crediamo sia un progetto molto importante, in quanto, non solo donando materiale inutilizzato contribuiamo a fornire un servizio scolastico migliore ma anche risolviamo, rispettando i principi dell’economia circolare, lo smaltimento dei vecchi arredi. Inoltre, l’azione sensibilizza tutti gli studenti nella comprensione dei problemi sociali ed economici vissuti da questi Paesi e dunque ci fa capire la fortuna di essere nati in un Paese ricco ed avanzato”.

Il sostegno di Zero Waste Sicilia

A sostenere i ragazzi anche l’associazione no profit Zero Waste Sicilia. Angelo Naso, coordinatore del circolo dell’Etna dell’associazione e docente della 1^BSA, spiega: “Questi ragazzi chiedono solo di aiutare i bimbi meno fortunati, con un’azione perfettamente in linea con i principi di economia circolare e del corretto smaltimento dei rifiuti, in forma di riuso dei beni e contro l’abbancamento in discarica.
Una tale azione, se andasse in porto, sarebbe un’alta manifestazione di civiltà sotto svariati aspetti e una dimostrazione che la scuola è fatta anche di formazione del cittadino di domani, oltre che di insegnamento adeguato di conoscenze ad ampio spettro”.

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