“Vi sono quartieri di Catania intensamente popolati e degradati, non soltanto periferici ma anche nel centro storico, in cui proliferano piazze di spaccio controllate da gruppi direttamente o indirettamente collegati con sodalizi mafiosi, che gestiscono sulle pubbliche strade i loro traffici di sostanze stupefacenti condizionando la vita e le abitudini di quei quartieri e reclutando a man bassa manovalanza anche tra la popolazione più giovane”.
E’ l’allarme del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, intervistato dal Corriere della Sera. “L’opinione pubblica percepisce un livello di sicurezza piuttosto basso e purtroppo tale percezione corrisponde alla situazione effettiva, come recenti episodi di cronaca nera confermano”; il magistrato lamenta “la carenza di mezzi”: “basti pensare che il sistema di videosorveglianza pubblica a Catania è gravemente inefficiente e, nonostante il previsto stanziamento di rilevanti risorse, si tarda ancora a concretizzare un piano efficiente di messa in opera di tale sistema”.
“Attualmente – spiega – a Catania sono presenti contingenti di militari dell’Esercito impegnati a presidio di obiettivi sensibili contro gli attacchi terroristici. Nelle riunioni di Comitato in Prefettura si è contemplata la possibilità di un loro impiego anche in funzione di ‘controllo dinamico’ del territorio, ovviamente ad integrazione e supporto del personale della Polizia”.
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