Niente di nuovo, buon viaggio o, in questo caso, buona attesa. La crisi Amt non sembra trovare soluzione e anche l’incontro di oggi tra i vertici dell’azienda e la Faisa Cisal non ha portato a nulla.

La protesta va avanti e,  in attesa di sviluppi, i lavoratori confermano lo sciopero di otto ore programmato per venerdì 20 maggio, dalle 10 alle 18.

Ogni giorno che passa, la situazione diventa più grave. La Faisa Cisal ha deciso di proseguire le trattative separatamente, ma continua a non condividere il piano per provare a superare la crisi paventato dall’azienda.

Secondo il segretario provinciale della Cisal, Aldo Moschella, “l’ordine di servizio prospettato dai vertici aziendali, non tutelerebbe i diritti dei lavoratori”. In sostanza la possibilità di trovare un accordo tra le parti, sembra lontanissima.

La situazione è grave e, al momento, a pagarne le spese sono gli utenti. Le attese alle fermate diventano sempre più lunghe, soprattutto nelle ore di punta. Enormi le difficoltà riscontrate dagli studenti catanesi e da quelli fuori sede che, dalla stazione centrale, devono raggiungere le scuole della città.

Arrivare puntuali è diventata un’utopia e, chi può, preferisce spostarsi a piedi, piuttosto che attendere invano un autobus del servizio pubblico.