Perchè abbia assunto questa scelta probabilmente lo scopriremo nelle prossime settimane o mesi. formalmente le dimissioni presentate al Csm sono solo frutto di motivi personali. Fatto sta che Iolanda Apostolico, la giudice catanese  che con due provvedimenti successivi annullò gli effetti de così detta decreto Cutro, annullando il trattenimento nel Cpr di Pozzallo di alcuni richiedenti asilo aprendo lo scontro fra politica e magistratura su questo tema, sarà presto una privata cittadina.

Dimissioni accolte

Le dimissioni, di cui si apprende solo ora, sono state presentate da tempo ma adesso  il plenum del Csm ha accolto la sua richiesta di lasciare l’ordine giudiziario. L’accoglimento è avvenuto quasi all’unanimità: quasi per effetto di un unico astenuto.

La vicenda è stata trattata dal Csm fra le questioni di “massima urgenza” e con l’accoglimento la giudice cesserà dal suo incarico il prossimo 15 dicembre.

Lo scontro sulla questione migranti, al quale la Apostolico diede il via, poi è proseguito altrove e non solo sul decreto Cutro. Un esempio evidente è la scelta del tribunale di Roma di annullare il trattenimento di altri migranti in territorio Albanese la prima volta in modo chiaro, la seconda volta con un artificio giuridico in attesa dell’esito di un ricorso in Corte Costituzionale.

La giudice nella bufera per la manifestazione

Ma la giudice non era finita nella bufera per la sua attività giudiziaria quanto per la partecipazione, nel 2018, ad una manifestazione pro migranti durante la quale si registrarono scontri con le forze dell’ordine. un attivismo che pose mille dubbi sulla imparzialità delle sentenze emesse.

In particolare la Apostolico aveva partecipato ad una manifestazione nel 2018 al porto di Catania per chiedere lo sbarco dei migranti bloccati sulla nave Diciotti per disposizione dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. In quella occasione si registrarono scontri fra manifestanti e forze dell’ordine. nel pieno delle polemiche furono diffusi alcuni fer,mo immagine tratti dai video di quella manifestazione che ritraevano proprio la giudice Apostolico insieme ai manifestanti. Circostanza che gli uomini di Salvini non mancarono di sottolineare all’opinione pubblica

Pioggia di richieste di dimissioni

In quelle ore e in quei giorni fu una pioggia di richieste di dimissioni soprattutto dopo la diffusione del video integrale  della manifestazione nel porto di Catania risalente al 25 agosto del 2018 per chiedere lo sbarco dei migranti bloccati sulla nave Diciotti.

Urla al trionfo, adesso, la Lega Iolanda Apostolico – si legge in una nota del Carroccio – ha lasciato la magistratura: meglio tardi che mai, ora potrà comportarsi come una esponente di Rifondazione Comunista senza creare imbarazzi”. Le dimissioni, però, sono state presentate per motivi di natura personale e non appaiono, almeno formalmente e in base a ciò che fino ad ora si conosce, come conseguenza di quella bufera