I Carabinieri della Stazione di Ramacca (CT) hanno arrestato il 30enne Giuseppe Gaetano Camelia, del posto, responsabile del reato di evasione. A volte la lontananza aiuta a stare meglio, questo deve aver pensato l’uomo che, gravato dagli arresti domiciliari presso la sua abitazione in compagnia del suo nucleo familiare, ha pensato bene di “evadere” da quella monotonia afflittiva.

Evitare litigi con il padre

È accaduto infatti che l’uomo per futili dissidi sorti con il padre convivente, per evitare di mancare di rispetto al genitore ha preferito abbandonare quell’abitazione alla volta del carcere di Caltagirone.

Gli agenti pensavano ad uno scherzo

A dire il vero gli esterrefatti agenti della polizia penitenziaria pensavano ad uno scherzo di cattivo gusto ma, fatti i dovuti accertamenti, ne hanno constatato la realtà avvisando così i militari ramacchesi che, giunti immediatamente, lo hanno riportato a casa nonostante le sue lamentele.

Il giudice convalida l’arresto e lo riporta ai domiciliari

In seguito, in sede di udienza di convalida, il giudice ha convalidato l’arresto per evasione del Camelia disponendo la sua traduzione, in quella stessa casa, per la continuità dei domiciliari.

Altri fatti simili

Solo un mese fa un caso simile, sempre in provincia di Catania. Un uomo di 35 anni è letteralmente fuggito dagli arresti domiciliari, per rifugiarsi dai carabinieri. La vita di coppia può essere complicata. A volte impossibile. Deve essere stato così per l’uomo che portava il braccialetto elettronico e ha esternato tutto il proprio malessere generato dalla burrascosa e forzata convivenza con la propria compagna. Motivazioni che lo hanno spinto alla insolita decisione di evadere.

Il magistrato però ha avuto ‘compassione’ e non lo ha accusato di evasione. Per l’uomo, con precedenti relativi a reati contro il patrimonio, è stato così disposto il trasferimento della sua detenzione presso l’abitazione della madre che ha manifestato la propria disponibilità ad accogliere il figlio.

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