Un detenuto catanese recluso nella casa circondariale di di Caltagirone (Ct) si è impiccato oggi. Lo rende noto il legale Rita Lucia Faro. L'uomo era da tempo in lista d'attesa per essere inserito in una comunità terapeutica assistita.

Protagonista della singolare vicenda un 30enne di Ramacca, Giuseppe Gaetano Camelia, che si è presentato alla polizia penitenziaria chiedendo di essere arrestato

I militari di pattuglia, a seguito di chiamata pervenuta tramite il 112 NUE, sono intervenuti in corso Vittorio Emanuele dove, all’altezza del civico 60, a seguito di una lite tra cittadini extracomunitari, un 22enne di origini nigeriane era stato colpito da una coltellata all’emitorace sinistro.

L'uomo fermato ed interrogato ha ammesso di avere cosparso di alcool la vittima e aver appiccato il fuoco con un accendino, ma non di averla picchiata, nonostante siano state trovate tracce di sangue.

Tra gli altri elementi acquisiti dalle testimonianze rese dai migranti e', inoltre, emerso che il giovane "percuoteva i suoi connazionali con l'uso di tubi in gomma o bastoni in legno, effettuando sovente riprese audio video delle aggressioni da inviare ai familiari, picchiando le donne per costringerle a rapporti sessuali".

L’uomo è stato individuato e catturato all’interno di una casa rurale. Aveva ancora addosso gli indumenti intrisi di tracce ematiche riconducibili alla pregressa aggressione.

La sorte ha voluto che tra gli avventori del mercato vi fosse anche un brigadiere dell’Arma libero dal servizio il quale, richiamato dalle grida di alcuni presenti, che avevano visto il ladro in azione, si è posto immediatamente all’inseguimento del borseggiatore .

L’uomo, già condannato dai giudici per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, reato commesso fino all’agosto del 2013 tra Vizzini e i comuni limitrofi, dovrà scontare la pena comminatagli equivalente ad anni 10 di reclusione.

È stato catturato dai carabinieri e dalla polizia penitenziaria a Palagonia (Catania), Gaetano Oglialoro, 41 anni, che ieri era riuscito ad evadere durante una sosta carburante della Polizia Penitenziaria.

In manette sono finiti Luigi Vaccaluzzo, di 43 anni, di Catania, Carmelo Caggegi, di 43 anni, di Giardini Naxos (Messina), Antonio Calise, di 56 anni, di Misterbianco, e Orazio Scuderi, di 43 anni, di Misterbianco.

I Carabinieri della Stazione di Ramacca, coadiuvati dai militari della Compagnia d’Intervento Operativo del XII° Reggimento Carabinieri Sicilia, hanno arrestato nella flagranza un 34enne del posto, poiché ritenuto responsabile di produzione illecita di sostanze stupefacenti.

Diramata la nota di ricerca dai carabinieri del luogo, lo stesso è stato rintracciato ed ammanettato da una pattuglia dell’Arma di Scordia che lo ha sorpreso mentre a piedi percorreva una via del centro cittadino.

Inseguito, è stato rintracciato nel centro abitato dove, dopo una violenta colluttazione, i militari lo hanno ammanettato. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone.

Intercettati da due pattuglie dell'Arma sulla statale Catania-Gela a bordo di una Fiat Punto hanno lanciato dalla vettura una busta contenente oltre un chilo di marijuana, dal valore stimato di oltre 10mila euro.

A sparare contro i due fratelli, secondo quanto emerso dalla indagini, sarebbero stati Sebastiano Montagno, di 71 anni, Salvatore Montagno, di 72, e Nuccio Nunzio Montagno di 40.