Pistole calibro 38, un fucile a canne mozze calibro 12 con matricole abrase o mancanti, munizioni, targhe clonate ritrovate assieme a 5 bombe artigianali di “spiccata potenzialità offensiva” in un garage di un cortile condominiale in via dei Miracoli ad Acireale. Gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Acireale e della squadra mobile di Catania hanno arrestato un 53enne acese, già noto alle forze dell’ordine.

Gli ordigni rudimentali sono stati affidati a personale del nucleo artificieri dell’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania, il quale, dopo avere redatto propria relazione tecnica sulle caratteristiche degli stessi, ha proceduto a farli brillare in cava, come da disposizione del sostituto procuratore procedente della Procura della Repubblica del capoluogo etneo.

Alla luce dei sopra descritti fatti, l’interessato veniva tratto in arresto nella flagranza dei reati di detenzione abusiva di armi alterate e clandestine, detenzione illegale di munizioni, detenzione illegale di materiale esplodente nonché ricettazione di quanto elencato; le armi e il predetto materiale rinvenuto venivano sottoposti a sequestro ed inviati al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania per gli opportuni accertamenti.

L’uomo, dopo gli adempimenti di rito, veniva condotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza di Catania, per ivi rimanere ristretto a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.

Armi da guerra e munizioni, scoperto arsenale del clan Cappello

Un vero e proprio arsenale contenente armi da guerra è stato sequestro dai carabinieri a Catania a fine maggio. si ipotizza possa trattarsi di armi a disposizione del clan Cappello essendo l’operazione scaturita insieme all’arresto di un pregiudicato ritenuto appartenente proprio al clan di Cosa Nostra.

I carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato in flagranza di reato un pregiudicato catanese 26enne, considerato aderente al clan “Cappello” per detenzione illegale di arma da guerra e clandestina, detenzione abusiva di munizionamento e ricettazione.

I militari dell’Arma hanno bloccato l’uomo mentre era a bordo della sua autovettura recandosi poi presso la sua abitazione sita nel quartiere “San Cristoforo”.

Nella circostanza, gli operanti si sono trovati di fronte ad un vero e proprio “arsenale”, costituito sia da armi da guerra, che clandestine, ovvero un fucile a pompa, un Kalashnikov e 4 pistole, munite di centinaia di proiettili, nonché passamontagna e maschere facciali. Arresti e sequestri odierni sono parte di una lunga strategia e di una serie di azioni di contrasto organizzate dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania alle “capacità militari” dei clan mafiosi catanesi. Queste indagini, dal 2021, hanno permesso di assicurare alla giustizia complessivamente 63 persone, di cui 43 in stato di arresto e 20 deferite in stato di libertà, nonché sequestrare 73 pistole, 70 fucili, 5000 munizioni e 37 ordigni esplosivi (alcuni da guerra ad altissimo potenziale), tra cui figurano numerose armi da guerra clandestine, come i “Kalashnikov”.