Buone notizie per i 146 lavoratori stagionali del Consorzio di bonifica 9 di Catania; oggi il commissario straordinario dell’ente, l’ingegnere Giuseppe Margiotta, ha firmato la delibera di assunzione. Lo comunica la Flai Cgil di Catania.

Il Consorzio ha delle peculiarità totalmente diverse rispetto agli altri Consorzi della Sicilia, e la sua gestione non può prescindere dalla forza lavoro che è rappresentata per lo più da personale precario; non assumerli avrebbe significato paralizzare le funzioni istituzionali del Consorzio di Bonifica 9 Catania che, non essendo in grado di erogare i dovuti servizi agli oltre 22.000 utenti del comprensorio etneo e non solo, rischiava di mettere in ginocchio l’agricoltura dell’intera Piana di Catania e l’incolumità delle popolazioni che insistono nel comprensorio.

“Questo risultato è stato possibile grazie alla mobilitazione dei lavoratori, vista la sordità e cecità della politica regionale che si è contraddistinta solo nel non rispettare gli impegni assunti. Va sottolineato che in questa fase, e non solo, l’unico interlocutore che ha seguito la vertenza in maniera puntuale è stato il gabinetto della Presidenza della Regione nella persona di Giuseppe Caudo. – sottolinea in una nota la segreteria provinciale della Fillea Cgil di Catania- .Non vi è dubbio che questa assunzione avviene con almeno un mese di ritardo, tenuto conto che prima dell’avvio della stagione irrigua sono necessari parecchie attività di manutenzione ordinaria e straordinaria lungo tutta la rete che purtroppo a seguito della scarsa attività di manutenzione dell’anno precedente necessitano di un intervento assai sostenuto”.

I sindacati rimarcano che nonostante le diverse rassicurazioni avute nelle scorse settimane solo oggi la delibera è stata sottoscritta e sono critici con il governo regionale che “non comprende l’importanza che la bonifica riveste per l’apparato produttivo agricolo della nostra Provincia”.

“Il nostro auspicio – conclude la nota – è che il nuovo Commissario Ingegnere Margiotta mostri concretamente grande discontinuità rispetto ai suoi predecessori e cerchi di indirizzare verso scelte più adeguate l’assessorato regionale Agricoltura. Oggi purtroppo le inefficienze e la mala gestione di questi enti viene pagata dai lavoratori del consorzio e di quei produttori agricoli che pagano puntualmente e con costi assai sostenuti i canoni irrigui”.