“L’autonomia differenziata a livello economico-sociale equivarrebbe ad un’autentica secessione”: lo ha affermato l’ex presidente della Regione e fondatore del Mpa, Raffaele Lombardo, a margine della convention dei Popolari e Autonomisti che si è svolta a Catania nell’anfiteatro delle Ciminiere. Presenti in 5 mila all’evento a cui ha partecipato il senatore di Forza Italia Renato Schifani, candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Siciliana.
“Io sono perché si esaltino le autonomie – ha proseguito Lombardo – ma occorre che si inizi da punti di partenza uguali: quando avremo pareggiato i conti per quanto riguarda le infrastrutture, le reti della telecomunicazione, il prodotto interno lordo, che cresce a velocità diverse, la piena occupazione a quel punto: più autonomia c’è e meglio è. Oggi – ha concluso – col gettito fiscale del Nord, che è nettamente superiore rispetto al nostro, ci allontaneremmo sempre di più”.
Nel corso della serata sono intervenuti oltre al senatore Schifani anche il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, e l’assessore regionale alla Famiglia, Antonio Scavone.
Raffaele Lombardo si era concesso ieri mattina ai microfoni di BlogSicilia ed aveva trattato proprio la questione dell’autonomia dal suo punto di vista. “L’autonomia differenziata – aveva detto poche ore prima di presenziare poi all’evento Catanese – vuol dire che si trattengono le tasse per poter realizzare i servizi, alcuni servizi fondamentali quali ad esempio la scuola e gli asili nido . Certo col gettito fiscale dei lombardi che è cento volte più significativo di quello dei siciliani si farà, di fatto, la secessione sul piano sociale, sul piano dei servizi: su questo sono molto preoccupato. Ecco perché il dissenso. Perché non si è costruito insieme un programma che, per quanto riguarda i nostri accordi, doveva prevedere misure per ridurre il divario tra Nord e Sud”.
L’ex governatore ha anche sollevato la questione sulla recente polemica riguardo la localizzazione dell’Intel che pare essere destinata in Piemonte, in Veneto o altrove. Sul tema si è scritto che la Regione non avrebbe risposto in tempo, che il Comune non avrebbe trovato le aree accorpate di 160 ettari: “Certo che noi siamo indietro, certo che abbiamo delle difficoltà – ha evidenziato Lombardo -, ma quando un governo nazionale, in questo caso il ministro leghista Giorgetti vuole superarlo questo divario interviene commissariando, inviando ispettori, suggerisce delle ipotesi, chiede alla Intel di aspettare e dà una mano”.