Intel non potrà scegliere la Sicilia un investimento da 4,5 miliardi capace di produrre 3.500 posti di lavoro.
La notizia è di qualche girono fa ed aveva determinato la reazione forte dei Sindacati ma adesso sono noti i motivi che condurranno la multinazionale statunitense che produce chip, a puntare altrove, presumibilmente Veneto o Piemonte.
A Catania non sorgerà alcuno stabilimento Intel
Catania non è stata nemmeno presa in considerazione dal colosso americano. Il sito individuato dalla Regione siciliana infatti era di un terzo più piccolo rispetto ai requisiti richiesti (160 ettari) e sorgeva per altro all’interno di un’area a rischio sismico. La proposta è stata cassata da ministero: il 4 gennaio, così come riporta Repubblica, l’ufficio di gabinetto del ministro scrive a quello del Presidente della regione di non aver potuto sottoporre la proposta a Intel “in assenza del rispetto dei parametri”.
La proposta della regione per l’insediamento Intel
La trattativa, in una prima fase, era stata seguita dal Ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che aveva chiesto alle regioni di presentare i progetti. La riposta della Regione siciliana giunse il 2 dicembre 2021, fuori tempo massimo. Musumeci, dopo aver affermato che “la Sicilia ha tutte le carte in regola per ospitare l’impianto Intel”, presentò poi una proposta: le aree identificate, di proprietà dell’Irsap, sono però di appena 50 ettari, non sono contigue e non sorgono vicine ad aeroporti (come invece richiesto da Intel). Alla richiesta di integrazioni, la Regione si rese quindi disponibile a soddisfare i requisiti ma soltanto con la riforma dell’Irsap che prevede l’ampliamento delle zone industriali e la modifica della destinazione urbanistica. Ma il tentativo era ormai tardivo. Intel sceglierà altri lidi per i suoi investimenti milionari.
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