Individuavano le loro vittime nei parcheggi di supermercati e ospedali: rovistavano nelle loro auto e, se le trovavano, facevano subito, sul posto, un duplicatole delle chiavi di casa. Poi pedinavano i loro ‘obiettivi per conoscerne le abitudini, utilizzando anche dei sistemi Gps installati nelle loro vetture. Quando erano certi che non ci fosse nessuno in casa entravano nelle abitazioni utilizzando il duplicato delle chiavi e le svaligiavano.

Sgominata la banda dei maxi furti in casa

E’ la tecnica utilizzata da una banda di ladri sgominata da carabinieri della compagnia Piazza Verdi di Catania che ha arrestato tre uomini di 32, 55 e 59 anni. Nei loro confronti militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione per delinquere finalizzata a commettere furti in abitazione.

Una vera e propria intrusione nella vita delle vittime

La Procura di Catania contesta agli indagati sei furti e uno tentato che avrebbero fruttato loro, complessivamente, un bottino stimato in circa 23.000 mila euro. Le indagini erano state avviate dopo un furto in abitazione commesso nell’agosto del 2020.

Un solo furto fruttò gioielli per oltre 100mila euro

I carabinieri della stazione Piazza Verga, attraverso la visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’appartamento, sono riusciti ad identificare i ladri che dopo avere scassinato la cassaforte con la fiamma ossidrica avevano rubato gioielli per un valore di quasi 100.000 euro. I tre erano stati poi arrestati in flagranza di reato dopo un furto in un’abitazione di San Gregorio Etneo.

Un primo arresto in flagranza

In quell’occasione militari dell’Arma hanno sequestrato numerosi oggetti preziosi, denaro, arnesi atti allo scasso, una fiamma ossidrica con relative bombole di gas, mazzi di chiavi, una pistola, un disturbatore di frequenza per inibire l’avviso telefonico dell’impianto antifurto, telecomandi e quattro targhe per auto contraffatte.

Le indagini seguenti hanno portato a contestare sei furti ma l’0inchiesta continua per ricostruire eventuali altri eventi delittuosi

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