Botte con bastoni in varie parti del corpo, ma anche calci e pugni e la minaccia di gettarle addosso l’acqua bollente che aveva messo in un secchio se si fosse rifiutata di avere un rapporto con lui e, coltello in mano, l’intimidazione “ti taglio la gola e per finire mi mangio il tuo fegato”.

Sono le gravi vessazioni e violenze messe in atto da un 58enne nei confronti della sua convivente, dal 2014. L’uomo è stato arrestato da carabinieri per maltrattamenti contro familiari, atti persecutori e lesioni personali aggravate e posto ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip su richiesta della Procura di Catania, che ha coordinato le indagini.

Neppure l’avere troncato la relazione ha liberato la donna dal suo persecutore: una volta lo ha anche trovato nascosto sotto la sua auto, costringendola al troncare ogni rapporto sociale, relegandola di fatto ad una condizione di instabilità emotiva e paura per la propria incolumità.