- Si è spento nella sua casa di Milo Franco Battiato
- L’artista siciliano aveva 76 anni
- Lutto nel mondo della cultura e della musica
- La Sicilia e le istituzioni lo ricordano
La notizia della morte di Franco Battiato, il geniale artista siciliano, ha scosso profondamente il mondo della cultura e della musica ma non solo. Sono in tanti oggi a ricordare il grande Maestro, cantautore, compositore, musicista, scrittore ed anche regista. Battiato si è spento nella sua casa di Milo; malato da tempo, aveva 76 anni.
Il ricordo del ministro della Cultura Dario Franceschini
“Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne”. Così il ministro della Cultura, Dario
Franceschini, rende omaggio a Franco Battiato.
Il ricordo del governatore siciliano Nello Musumeci
“Battiato è stato poeta e cantore della Sicilia, Maestro geniale e poliedrico, uomo fuori dagli schemi. Indissolubilmente legato alla sua Ionia e all’Etna, continuerà per sempre a rappresentare la nostra Isola, con musica e poesia che hanno segnato la vita di tutti noi. “… si che cambierà, vedrai che cambierà…”. Addio Franco”.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Il ricordo dell’assessore regionale alla Cultura Alberto Samonà
“Un artista immenso, un uomo libero, un cercatore di Verità. Franco Battiato rappresenta nel panorama musicale italiano un esempio unico, irripetibile, che ha lasciato un segno che non si potrà cancellare. Fra i cantautori è stato di certo il più grande”. LO dice l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà.
Prosegue l’assessore: “La sua poesia e la sua ricerca hanno il gusto di uno sguardo verso l’Assoluto, nella dimensione in cui Tutto è Uno, nella quale ciò che appare separato e scoordinato risponde invece a una legge universale di armonia e quiete, che si potrebbe definire cosmica. La sua musica, ma anche i suoi dipinti, le opere cinematografiche e teatrali e i libri pubblicati con la casa editrice L’Ottava da lui fondata, ci consegnano uno scopo altissimo: quello di pensare, di essere liberi, di guardarci dentro e di scoprire mondi sconosciuti che possono dischiudersi all’interno di noi stessi, rendendoci conto di “com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”, ma di come questa ricerca sia, forse, la più importante”.
E ancora; “In molte sue canzoni, l’essenza di una Sicilia profonda, con i suoi riti arcaici ma tuttora presenti, con le sue donne e i suoi uomini, figli di millenni di storia, con i colori, i suoni e i profumi che si manifestano attraverso i suoi testi”.
Conclude Samonà: “Per me Franco è stato tutto questo, ma anche molto di più: un compagno di viaggio, che ho incontrato in quel cammino di ricerca che attiene alla sfera del privato, delle scelte interiori, quelle grazie alle quali ci si guarda negli occhi e ci si riconosce, con un sorriso e in silenzio, senza bisogno di altre parole. Ciao Franco”.
Il ricordo del presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico
“La sua libertà è stata di ispirazione. La sua opera ci ha fatto riflettere ed emozionare, frutto di una ricerca continua, instancabile, raffinata. Quando ci lasciano artisti unici e profondi, veri e propri Maestri, come Franco Battiato il sentimento di solitudine e tristezza che ci avvolge è grande. Perché ha saputo parlare a tutti, sfuggendo da categorie ed etichette, grazie alla forza di una ricchezza culturale e intellettuale immensa. Grazie, Maestro”. Lo afferma il presidente della Camera Roberto Fico, che su facebook riporta una citazione di un brano del cantautore: “Peccato che io non sappia volare, Ma le oscure cadute nel buio mi hanno insegnato a risalire. E mi piaceva tutto della mia vita mortale, Noi non siamo mai morti, e non siamo mai nati”.
Il ricordo di Enzo Bianco, ex sindaco di Catania
“Se ne è andato, in punta di piedi, Franco Battiato. Un grandissimo musicista, un uomo colto e curioso, un grande siciliano. Ma per me, anzitutto, un amico vero”. Così Enzo Bianco apprendendo la notizia della scomparsa del grande musicista siciliano.
“Saluto con profondo affetto e gratitudine Battiato, un grande Siciliano che ha onorato la nostra terra nel mondo. I catanesi lo ricordano con profondo affetto. Il Maestro accettò di dirigere l’Estate catanese nella metà degli anni Novanta, per quattro stagioni, dal 1995 al 1998, e fu un’esperienza esaltante. Dopo di lui, nel 1999, fu la volta di Andrea Camilleri. Rita Celi, giornalista de La Repubblica il 24 maggio 1995 scrisse: “Basta con le feste della salsiccia o della patata. Catania rivendica il suo ruolo di città di cultura. Pronta a decollare per la calda stagione, punta sulla qualità, affidando a Franco Battiato il ruolo di direttore artistico della prima Estate catanese”. Fu uno dei sintomi più importanti della rinascita della nostra città. Da allora, negli anni successivi, le nostre strade si sono sempre incrociate in tante occasioni, pubbliche e private. Ricordo quando inaugurai nel settembre 2014 la sua mostra di quadri a Beyoglu, la vecchia Galata, cuore commerciale e imprenditoriale di Istanbul in Turchia e, con particolare affetto, l’ultima sua esibizione a Catania, esattamente tre anni dopo, con l’esecuzione della “Messa Arcaica” nel Teatro Greco-romano, allora finalmente restituito alla fruizione della Città”.
“Grazie Franco – conclude Enzo Bianco – per quello che hai dato alla nostra Città. Con Te abbiamo vissuto stagioni indimenticabili. Grazie per quello che hai dato alla Tua Terra. Grazie per gli orizzonti che hai aperto. Grazie per l’affetto che mi hai donato. Oggi pomeriggio verrò a darti l’ultima carezza”.
L’omaggio della Uil di Catania
“Con le Tue canzoni sei stato LA CURA per molti di noi. Ciao, Franco. Grazie di ogni Tua nota, di ogni Tuo verso. ORGOGLIOSAMENTE TUOI CONTERRONI! La Uil di Catania”. Così la Uil di Catania, per iniziativa della segreteria generale Enza Meli, rende omaggio dalla propria pagina Facebook all’immenso cantautore, figlio dello Ionio e dell’Etna, morto oggi.
L’invito ai sindaci dell’Anci Sicilia
“Oggi è scomparso un protagonista sensibile e colto di livello internazionale e promotore di tante eccellenze artistiche siciliane che è riuscito a coniugare un intenso percorso di ricerca spirituale con la musica cosidetta leggera, regalando agli ascoltatori una prospettiva originale e stimolante”. Lo dichiara Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.
“Franco Battiato ha incarnato la dimensione di una Sicilia aperta da sempre alle influenze culturali e alla spiritualità de Mediterraneo e della Mitteleuropa – continua il presidente Orlando – lasciandoci un immenso patrimonio rappresentato dalla sua opera fatta di musica, film, documentari e profonde riflessioni sulla vita e sulla umanità “
“Rivolgiamo un invito ai Sindaci siciliani a farsi promotori di momenti dedicati al ricordo del grande Maestro siciliano – conclude Orlando – dando e promuovendo la lettura di alcuni passi tratti dai suoi testi e registrando video da diffondere tramite i canali social”.
La proposta dell’Arci di Catania
“Oggi alle 19 in punto spalanchiamo le finestre delle nostre case, degli uffici, dei negozi. Accendiamo gli stereo, alziamo il volume dei telefonini, mettiamo al massimo gli amplificatori e facciamo suonare contemporaneamente la musica del Maestro Franco Battiato. Facciamo viaggiare in cielo le sue note, le sue parole. Per un saluto collettivo, lasciamo suonare i palazzi, le strade, le piazze, i monumenti. Da ovunque #vogliovedertiancoradanzare”. E’ la proposta dell’Arci di Catania per ricordare l’artista nel giorno della sua scomparsa.
Il ricordo di Pippo Baudo
“Un poeta, un genio assoluto, un precursore dei tempi che apriva strade nuove, ma anche una persona molto cara e semplice. Lucio Dalla aveva comprato una villa accanto a quella sua a Milo, sull’Etna. Li immagino in cielo che cantano insieme”. Così Pippo Baudo sulla morte Franco Battiato, suo ‘conterraneo’ del Catanese, che si dice “molto scosso dalla notizia, perché era un immenso artista e un grande amico, espressione alta e genuina della nostra Sicilia”. Al presentatore tornano alla mente anche ricordi personali, come quando “andavo a Milo a mangiare la pasta col il pomodoro preparata dalla madre di Franco, che la cucinava in maniera eccezionale” e di “Battiato che dormiva nel Palmento della sua villa”.
Lutto cittadino a Milo
“Franco Battiato era un genio ed era geniale in tutto quello che faceva, e oggi per Milo, ma per il mondo della cultura in generale, è uno giorno di grande tristezza”. Così Alfio Cosentino sindaco del paese dell’Etna dove l’artista aveva comprato una villa, dove è morto, annunciando “il lutto cittadino il giorno dei funerali” di Franco Battiato. “In generale – ricorda Cosentino – Battiato non si vedeva molto in giro, era una persona molta riservata, ma alla mano. Era un piacere parlare con lui e in paese gli volevano tutti bene. Per anni ci ha aiutato ad organizzare manifestazioni estive e molti grandi artisti venivano per lui”.
Il Comune di Milo ha dato la notizia anche sulla propria pagina Facebook: “Stamattina – si legge nel messaggio – nella sua casa di Milo, si è spento Franco Battiato. Milo e i milesi lo ricorderanno come una persona dalle
eccezionali doti umane e un artista straordinario. Grazie per i tanti anni trascorsi insieme”.
Il cordoglio del M5S all’Ars
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars esprime cordoglio per la scomparsa del maestro Franco Battiato. Le parole del capogruppo Giovanni Di Caro: “Se ne va un grande poeta. Le sue parole e la sua musica ci hanno cullato, accompagnato e sostenuto da sempre. Siamo addolorati per la scomparsa di un artista che ha rappresentato la Sicilia nel mondo con una musica ed un estro che saranno immortali. Ai familiari del maestro Battiato, giunga il nostro sincero cordoglio”.
Il ricordo dello storico di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
A ricordare Franco Battiato anche Giuseppe Li Causi, storico di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, i due indimenticabili attori palermitani. “Il mio ricordo di Franco Battiato – dice Li Causi – è legato all’anno 2012, quando era assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo. Venne invitato all’inaugurazione della piazzetta Franco Franchi e Ciccio Ingrassia a Palermo, ma poi per un impegno non riuscì ad essere presente alla cerimonia. Si scusò subito e venne a visitare la piazzetta qualche giorno dopo”.
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