Una furibonda rissa condominiale si è verificata a Belpasso. Due le famiglie che sino affrontate a colpi di bastoni di legno, mattarelli e altri oggetti contendenti. Tanto che uno dei partecipanti è finito all’ospedale con una ferita all’addome. In 5 sono finiti agli arresti domiciliari, due uomini e tre donne.

Gli ultimi arresti

Su delega della Procura della Repubblica i carabinieri della stazione di Belpasso hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del tribunale di Catania nei confronti di tre persone, un uomo di 63 anni e due donne, rispettivamente di 48 e 22anni, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare. I tre arrestati nei giorni scorsi avrebbero partecipato ad una rissa condominiale con due componenti di un altro nucleo familiare, un uomo di 39 anni ed una donna di 33, che già si trovavano in regime di arresti domiciliari per lo stesso motivo, in quanto arrestati in flagranza all’epoca dei fatti.

I motivi della lite

Lo scontro sarebbe scaturito per futili motivi, in quanto la 33enne avrebbe svuotato un secchio pieno di acqua sull’appartamento sottostante. Inizialmente il litigio sarebbe stato solo verbale ma, nonostante i tentativi di pacificazione da parte dei vicini di casa che subito accorsi, i contendenti si sarebbero fronteggiati brandendo oggetti contundenti. Fra questi un manico di scopa ed un mattarello con lesioni riportate entrambe le parti e, in particolare, uno degli uomini avrebbe addirittura subito una ferita da taglio all’addome, tanto da dover essere trasportato con l’elisoccorso all’ospedale “Cannizzaro” di Catania.

L’indagine dei carabinieri

L’immediato intervento dei carabinieri, accorsi a seguito delle segnalazioni telefoniche dei residenti, ha permesso di calmare gli animi e soccorrere i feriti. A seguito dell’attività investigativa svolta dall’arma di Belpasso, e compendiata dall’autorità giudiziaria di Catania, il Gip del tribunale etneo ha ordinato l’applicazione degli arresti domiciliari nei confronti dei tre componenti del nucleo familiare, disponendo anche l’applicazione del braccialetto elettronico.

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