Rubano in un’azienda edile del Catanese e finisce con un arresto e due denunce. Prima un inseguimento, poi la videosorveglianza sono stati necessari per acciuffare i tre presunti autori del raid. I carabinieri della stazione di Belpasso nella nottata hanno arrestato in flagranza del reato di “tentato furto aggravato in concorso” un 33enne e denunciato di uomini di 38 e 21 anni, tutti catanesi e pregiudicati.
La segnalazione al 112
I militari dell’Arma sono entrati in azione in seguito ad una segnalazione di furto al 112 pervenuta dal personale di un istituto di vigilanza. Sono subito intervenuti nell’azienda oggetto di furto, che si trova nella frazione Piano Tavola. Al loro arrivo i militari hanno subito notato un uomo che si era dato alla fuga dopo aver scavalcato il muro di cinta della ditta. Però, dopo un lungo inseguimento a piedi, il 33enne è stato raggiunto e bloccato dai carabinieri. Durante le concitate fasi dell’arresto, però, i militari hanno notato un furgone Fiorino di colore bianco, con a bordo due uomini. L’autista alla loro vista, ha allontanato il veicolo dai pressi dell’ingresso principale dell’azienda, facendo poi perdere le proprie tracce.
I camion svuotati
In seguito i carabinieri hanno avuto anche il supporto del titolare dell’azienda. Hanno constatato che due camion parcheggiati all’interno del piazzale erano stati completamente svuotati della merce trasportata. Ad essere portati via vernici e lubrificanti per motori, materiale ammassato dai malviventi accanto il muro di cinta, in corrispondenza del punto da cui era stato visto fuggire l’arrestato. Tutta merce che era quindi pronta per essere caricata sul furgone dei ladri se non ci fosse stato il tempestivo intervento dei carabinieri.
Riconosciuti i complici dalla videosorveglianza
A quel punto i militari si sono recati alla centrale dell’istituto di vigilanza che aveva dato l’allarme. Attraverso la disamina dei filmati della videosorveglianza, hanno riconosciuto il 38enne ed il 21enne fuggiti a bordo del Fiorino. I due sono stati denunciati mentre il materiale recuperato, del valore di migliaia di euro, è stato restituito al titolare dell’azienda. Per il 33enne convalidato l’arresto, per lui il Gip ha disposto i domiciliari.
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