L’ex moglie non la reputa pazza, tutt’altro. Alessandro Del Pozzo, padre della piccola Elena trovata morta nelle campagne di Mascalucia nel catanese, si sfoga in una lettera inviata alla redazione di “Chi l’ha visto?” e racconta la sua verità. Chiaramente nei confronti della ex moglie ha parole cariche di rabbia e rancore dal momento che si è autoaccusata di essere stata lei ad uccidere la figlia che era nata questo rapporto oramai andato da tempo in frantumi: “Come si può reputare un raptus – si legge in un passaggio della lettera – quello che ha fatto Martina??!! Un omicidio premeditato e studiato in ogni particolare! I momenti di pazzia sono susseguiti da momenti di lucidità! Momenti in cui non si è nemmeno pentita di aver ucciso la bambina! Bensì ha messo Elena dentro dei sacchi della spazzatura, l’ha sotterrata, si è ripulita e ha ripulito, ha inventato un sequestro creandosi un alibi e ha colpito la sua macchina per inscenare un’aggressione!! 24 ore di bugie”.

L’alibi e l’occultamento del corpo

Del Pozzo ricostruisce quelle fasi drammatiche seguite alla morte della bimba. L’ex, Martina Patti, avrebbe preso la figlia colpendola più volte con un coltello da cucina e poi ha messo il corpicino all’interno di alcuni sacchi neri, prima di nasconderlo sottoterra nelle campagna di Mascalucia. E’ stata la stessa donna a ricostruire ai carabinieri questi passaggi. “Quindi un omicidio in cui ci si crea pure un alibi e si occulta il corpo! – continua la missiva di Del Pozzo – Non può essere un raptus di pazzia! Ho sentito parlare l’avvocato di Martina il quale può solo fare questo… parlare e sprecare fiato perché davanti la realtà non ci sono parole che possano cambiarla”.

“Voleva mettermela contro”

Il padre racconta poi, a suo dire, il motivo che avrebbe spinto l’ex a uccidere la loro figlia. Si è detto che la donna fosse gelosa del fatto che la bimba stesse legando con la nuova compagna dell’ex marito ma Del Pozzo ha un’altra versione: “Voleva mettermela contro… le parlava male di me ogni giorno ed Elena me lo veniva a raccontare!! Non ci sarebbe potuta riuscire perché io ed Elena siamo una cosa sola e lei la odiava per questo!!! Ha tentato tanto di parlare male di me fino al giorno che ha capito che non ci sarebbe riuscita e ha studiato come ammazzarla!!! Distruggendo la sua innocente vita”.

La parole di un padre disperato

Nella lettera il papà della piccola uccisa fa trasparire tutto il suo dolore. Racconta di sentirsi distrutto, esterna anche dei rimorsi perché alla figlia aveva promesso che l’avrebbe sempre protetta e che sarebbe pronto a dare la sua vita per riavere indietro Elena. “Non potevo mai e, dico mai, pensare che l’avrei dovuta proteggere proprio da sua madre…. – scrive ancora – La legge è sempre pronta ad affidare i figli alle mamme nonostante in alcune storie i padri siano meglio delle madri! Tutti parlano dell’amore della mamma, ma nessuno parla mai dei sacrifici che fa un papà… Martina è un mostro non meritava una figlia come Elena speciale e unica in tutto! Elena vive! Ogni giorno! Dentro il mio cuore…”.

Il legale dell’ex moglie: “Non commento…”

“Nessun commento, sono le dichiarazioni di un padre che meritano anche umana comprensione, ma non commenti. Non sono questi il momento e la sede”. Così l’avvocato Gabriele Celeste, legale di Martina Patti, sulle affermazioni di Alessandro Del Pozzo che ha accusato l’ex convivente, tra l’altro, di essere “un mostro” che ha “premeditato l’uccisione” della loro figlia Elena, di 5 anni.

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