Su 180 lavoratori controllati 64 sono risultati in nero e tra loro c’erano anche extracomunitari irregolari in Italia. Otto gli imprenditori agricoli denunciati, elevate sanzioni per 200.000 euro e recuperati contributi previdenziali per oltre 60.000 euro.

E’ il bilancio di una vasta operazione compiuta nel Catanese dai carabinieri del comando provinciale di Catania per contrastare il fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori nel settore agricolo e zootecnico.
Trenta in totale le attività imprenditoriali dei settori agricolo e zootecnico controllati insieme con i colleghi del
nucleo ispettorato del lavoro nelle zone di Randazzo e Caltagirone.

Gli otto imprenditori sono stati denunciati per aver impiegato lavoratori extracomunitari e senza permesso di soggiorno, per omessa formazione e sottoposizione dei lavoratori a visita medica, per omessa consegna dei dispositivi di
protezione individuale, per mancata elaborazione dei documenti di valutazione dei rischi e per l’omessa prescrizione delle cautele contro gli infortuni.

I carabinieri hanno anche verificato come la maggior parte dei lavoratori erano retribuiti con margini notevolmente
inferiori ai contratti di categoria nazionali e che, per raggiungere il posto di lavoro, percorrevano distanze massacranti a bordo di furgoni fatiscenti forniti dai datori di lavoro.