• Sequestrato e-commerce che vendeva sigarette con cannabis legale
  • La Finanza indaga e sequestra il sito www.bongae.it
  • Vendute illecitamente oltre 13mila sigarette

La Guardia di finanza di Catania ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Gip, del Tribunale etneo, con il quale è stato disposto l’oscuramento, mediante messa off-line, del sito www.bongae.it, che
commercializzava sigarette il cui contenuto dichiarato era un “Mix di cannabis sativa light” e 100% infiorescenza femminili di cannabis legale, oltre alle infiorescenze di cannabis light.

Le indagini della Guardia di Finanza

Le indagini dei Finanzieri della Compagnia di Riposto hanno consentito d’individuare il sito di e-commerce. I successivi approfondimenti, hanno però permesso di appurare che l’impresa non aveva mai richiesto le previste e obbligatorie autorizzazioni alla vendita di tabacchi e affini rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Le perquisizioni locali e informatiche disposte quindi dalla Procura nei confronti del titolare della ditta, hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro 5.606 sigarette, di cui alcune già confezionate, nonché di ricostruire le vendite compiute a mezzo del sito www.bongae.it.

Vendute illecitamente oltre 13.000 sigarette

In particolare, dalla documentazione acquisita nella circostanza si è potuto appurare che dall’anno 2019 ad oggi, la Bongae ha venduto illecitamente, tramite il proprio sito internet, oltre 13.000 sigarette, pari a circa 13 kg di tabacco, per un provento complessivo di 24mila euro.

Titolare recidivo

Il titolare della ditta, che rischia ora l’arresto fino ad un anno ed un’ammenda da 10.000 a 25.000 euro, risponderà anche della recidiva, in quanto nel novembre 2018 era già stato denunciato per la stessa illecita condotta. All’epoca, sempre le Fiamme Gialle di Riposto avevano infatti rinvenuto all’interno dei locali aziendali della ditta individuale Canapa Italia, anch’essa riconducibile all’odierno indagato, Kg. 8,946 di sigarette alla canapa destinate alla vendita a mezzo internet senza che la ditta avesse richiesto la relativa autorizzazione da parte dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.