Scoperto a Caltagirone, nel catanese, un mezzo abusivo di trasporto ammalati che faceva la spola dall’ospedale cittadino. I carabinieri hanno denunciato il responsabile in seguito ad una serie di irregolarità riscontrate nel mezzo e nella documentazione.

Le accuse

I carabinieri della stazione di Caltagirone hanno denunciato un 47enne con l’accusa di aver trasportato persone inferme senza essere in possesso dell’autorizzazione sanitaria prevista per i mezzi di soccorso. I militari dell’Arma si sono accorti di questa irregolarità nell’ambito di un servizio di controllo realizzato ad ampio raggio e finalizzato al controllo del territorio, con il supporto dei colleghi del 12° Reggimento “Sicilia”. In particolare le attenzione dei militari dell’Arma si sono concentrate all’interno del presidio ospedaliero “Gravina e Santo Pietro” di Caltagirone.

L’attività investigativa

Grazie ad una capillare attività info investigativa i militari hanno percepito la sussistenza di possibili irregolarità relativamente ai mezzi di soccorso utilizzati all’interno del nosocomio ed hanno proceduto al controllo di un’autoambulanza modello Renault 33. Il mezzo era parcheggiato nel cortile interno dell’ospedale, nelle immediate adiacenze dei reparti. Gli occupanti del mezzo, che recava le scritte “Ambulanza” e “Croce Caltagirone Onlus”, si sono qualificati quali autista soccorritore e soccorritore, entrambi abbigliati con indumenti normalmente utilizzati dagli operatori sanitari-soccorritori ed hanno riferito ai militari di svolgere il servizio taxi per il trasporto degli ammalati.

L’esame approfondito

A seguito di un approfondito controllo i militari hanno accertato diverse irregolarità riferibili al mezzo che, benché in regola con i documenti di circolazione, è risultato privo di autorizzazione rilasciata dall’autorità sanitaria competente per il trasporto di soccorso infermi e con un chilometraggio superiore a quello massimo consentito, oltre il quale il mezzo va sostituito e non destinato al soccorso o trasporto degli ammalati. I carabinieri hanno effettuato una verifica sulla strumentazione medica a bordo ed hanno constatato l’assenza del defibrillatore semiautomatico, degli estintori previsti dalla legge e la presenza di due bombole di ossigeno scadute da diverso tempo. Il 47enne denunciato è già conosciuto per precedenti vicende giudiziarie legate all’indagine convenzionalmente chiamata “Requiem”.

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