Il presidente di Cidec Catania, Antonino Giampiccolo, replica a Davide Raccuglia, presidente di Cidec Siracusa e delegato nazionale per la Sicilia della stessa organizzazione che nei giorni scorsi si era pronunciato in merito alle procedure per la costituzione del nuovo Ente camerale.

“Raccuglia, parla di materia che non conosce”, esordisce Giampiccolo specficando che “le elezioni camerali per prassi non sono frutto di accordi Regionali o Nazionali bensì di esigenze di rappresentare le attività produttive reali sul territorio; certo è che nominare in Consiglio il signor Raccuglia, che dopo otto anni di attività sindacale a Siracusa in totale ha potuto presentare per l’apparentamento ventisette piccole imprese, di certo avrebbe portato grande innovazione e cambio di passo”.

Secondo Giampiccolo l’attacco di Raccuglia “ nasce dalla sua mancata designazione in consiglio camerale, richiesta e a tratti “imposta” da più parti specialmente dalla parte che ha visto naufragare le proprie velleità nel corso di questo lungo travaglio”.

“Ritengo sia a dir poco inopportuno attaccare il Dott. Agen – dice il presidente GIampiccolo – dirigente di altra organizzazione per una questione che riguarda fatti e misfatti interni alla Cidec e più precisamente tra me e il signor Raccuglia”.

Giampiccolo chiude rispondendo ancora a Raccuglia: “Prima di chiedersi se Catania abbia o meno versato quote di iscrizione, farebbe meglio a chiedere alla sede nazionale della Cidec quante quote arrivano attraverso i contrin inps da Siracusa e da Catania. Per concludere il signor Raccuglia sa che la porta della Cidec Catania è sempre aperta soprattutto alla innovazione e alla correttezza dei rapporti”.
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