Un sit – in del personale della Casa Circondariale Piazza Lanza di Catania “per protestare contro l’indifferenza dell’amministrazione e rendere note alla collettività le insostenibili condizioni di lavoro all’interno dell’istituto”.
A proclamarlo , è la UILPA Polizia Penitenziaria etnea attraverso la segretaria territoriale Antonella Orlando che, in una lettera indirizzata, tra gli altri, al provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Gianfranco De Gesu e al direttore della casa circondariale Elisabetta Zito sottolinea ancora una volta le carenze di organico, oggetto di due precedenti note: secondo il sindacato, presso la Casa Circondariale presterebbero servizio soltanto duecentodiciassette unità, a fronte delle trecentoquarantasette previste.
Le conseguenze più rilevanti, a detta del sindacato, riguarderebbero il carico di lavoro eccessivo e la copertura di diversi posti di servizio che determinerebbero nel personale uno stress da lavoro correlato inaccettabile.
“L’amministrazione – si legge nella lettera – non può pretendere che l’istituto si faccia carico della sicurezza dei lavoratori e dei detenuti con un organico così esiguo”.
Secondo la UILPA di Catania, il personale da anni attende maggiore attenzione sia da parte dell’amministrazione centrale che di quella regionale: nello specifico, le aspettative riguarderebbero l’incremento dell’organico e il rientro delle unità attualmente distaccate senza interpello.
Tredici poliziotti penitenziari, infatti, sono attualmente distaccati presso il Nucleo Traduzioni Piantonamenti provinciale Bicocca Catania; soltanto due con regolare interpello e i restanti d’ufficio.
Il sindacato ritiene che sia stata proprio quest’ultima disposizione provveditoriale a sancire l’estremo disagio dell’istituto.
“Siamo consapevoli delle carenze d’organico che affliggono anche il Nucleo provinciale – spiega Orlando – e pertanto riteniamo sia necessario indire un interpello regionale piuttosto che privare di personale Piazza Lanza”.
Il tutto, perché un interpello che prevede la disponibilità di un’unità per ogni istituto della Sicilia risolverebbe da un lato i problemi del NTP e dall’altro, non graverebbe solo sulla Casa Circondariale già in affanno.
All’amministrazione centrale, invece, la UILPA chiede l’invio di sessanta unità attraverso la mobilità ordinaria, per coprire almeno il 40% del personale mancante.
“I livelli di carenza denunciati – conclude Armando Algozzino, segretario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria – sono tra i più problematici nel panorama nazionale: il sindacato si riserva pertanto ulteriori iniziative per garantire la piena funzionalità dell’Istituto ed evitare il fenomeno dello stress da lavoro correlato”.
Il sit – in si terrà il 20 dicembre prossimo dalle 10:30 alle 12:30.
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