Casa videosorvegliata trasformata in market della droga. Aveva pensato proprio a tutto un giovane nel catanese per mettere in piedi una florida attività. Solo che è stato commesso un passo falso. Qualcuno ha lasciato aperto il cancello d’ingresso all’immobile, i carabinieri sono penetrati sino alla porta dell’abitazione ed hanno suonato al campanello. Il presunto pusher, convinto forse che fosse qualche cliente ha aperto con estrema sicurezza. Ed invece si è trovato di fronte gli uomini in divisa che hanno fatto irruzione scoprendo tutto.

L’arresto in flagranza

I carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale di Catania hanno arrestato in flagranza un 22enne catanese, oltretutto con precedenti. L’accusa è di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Per effettuare questa operazione sono stati effettuati servizi perlustrativi, pronto intervento e anche un’attenta azione info investigativa. Proprio in tal senso i militari sono riusciti ad “apprendere” che il 22enne, in particolare, avrebbe gestito una rivendita di droga in via Alogna all’interno della propria abitazione.

Il cancello lasciato aperto

Quindi, dopo aver effettuato servizi di avvistamento, i carabinieri hanno sfruttato il cancello d’ingresso del palazzo rimasto incautamente aperto. In questo modo sono riusciti ad arrivare al pianerottolo per suonare alla porta dell’abitazione. Il 22enne ha quindi aperto e con stupore si è trovato di fronte i carabinieri. Immediatamente è scattata la perquisizione domiciliare ed è saltato fuori il market della droga. I militari hanno rinvenuto all’interno di un armadietto della cucina due bustine di plastica contenenti 5,5 grammi di cocaina ed 11,3 di crack. Trovata inoltre una bilancia di precisione ed il materiale per il confezionamento delle singole.

Anche la videosorveglianza

Come se non bastasse in una camera da letto è stato scoperto un sistema di videosorveglianza con quattro telecamere. Gli occhi elettronici erano orientati su tutte le vie d’accesso all’abitazione. Evidentemente per potersi “difendere” da visite sgradite delle forze dell’ordine. Solo che stavolta non gli sono servite a scongiurare l’arresto. L’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto del 22enne.

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