Se quello di Francavilla rappresentava un esame di maturità, il Catania non l’ha superato. Rossazzurri bocciati: sia perchè non sono riusciti a vincere una partita giocata per 50 minuti in superiorità numerica, sia perchè, nei minuti di recupero, la partita l’hanno addirittura persa, mostrando in campo il lato peggiore di una squadra che, secondo Lo Monaco, sarebbe la più forte del campionato. A Francavilla di buono non si è visto nulla e l’1 a 0 finale in favore dei pugliesi è addirittura poco per quanto visto in campo.

LA PARTITA. Rigoli concede un turno di riposo a Di Grazia e concede un’occasione a Calil, nel tridente insieme a Paolucci e Mazzarani. Novità forzate dalle squalifiche nel reparto difensivo dove si vede l’inedita coppia centrale De Santis – Bastrini.Si gioca in un campo d’altri tempi, non tanto per il terreno, in erba sintetica, ma per le piccole tribune completamente gremite dai tifosi pugliesi che, verosimilmente, fino a qualche anno fa non avrebbero mai potuto immaginare di affrontare il Catania.

Da raccontare, nel primo tempo, c’è veramente poco. In avvio di gara è il Francavilla ad avere una ghiotta occasione da rete con Nzola che da solo dinanzi a Pisseri calcia altissimo. I pugliesi ci provano anche dalla distanza, ma almeno ci provano, a differenza di un Catania soporifero. Qualcosa si muove intorno al minuto numero 37: il portiere del Francavilla, Casadei, esce alla disperata per fermare Paolucci involato verso la porta, fallo da ultimo uomo e cartellino rosso. Padroni di casa in 10 e occasione ghiotta ghiotta per il Catania che dopo aver sprecato il calcio di punizione seguente, può giocare quasi un’ora in superiorità numerica. Aumenta la pressione rossazzurra, anche se l’unica occasione da rete è quella che passa tra i piedi di Parisi che, al volo, non trova la porta.

Nella ripresa ci si aspetta un Catania arrembante e, invece, sono i padroni di casa a sfiorare il vantaggio, prima con un tiro-cross che Pisseri manda in angolo, poi, con un colpo di testa che si avvicina al palo. Nzola è lo spauracchio della difesa rossazzurra e Pisserri, per l’ennesima volta, è costretto a superarsi per fermare una conclusione dell’attaccante bianco-azzurro. La superiorità numerica del Catania è brillantemente oscurata dalla maggiore voglia dei padroni di casa: la squadra di Rigoli subisce e non aggredisce e il tecnico non può che cambiare qualcosa. Esce Paolucci e cede il posto a Barisic che prova a dare peso al reparto offensivo. Non succede nulla, ma proprio nulla. Anzi. In contropiede il Francavilla sfiora ancora una volta il gol: per fortuna del Catania c’è sempre Pisseri a respingere qualsiasi conclusione degli avversari. Rigoli ci riflette su e inserisce Di Grazia. Il Catania si sbilancia, Bastrini perde completamente il controllo di Nzola che, ancora una volta, si divora il gol del vantaggio. Catania pessimo.

L’ultima mossa che prova Rigoli è l’inserimento di Russotto. Risultato? Il Francavilla passa, meritatamente, in vantaggio nei minuti di recupero. Ennesimo contropiede che questa volta Nzola riesce a concretizzare battendo un incolpevole Pisseri. Finisce 1 a 0. Il Catania perde incredibilmente una partita che avrebbe dovuto vincere e non solo perchè ha giocato più di 50 minuti in 11 contro 10. A preoccupare non è tanto la prima sconfitta esterna, ma l’atteggiamento che i rossazzurri hanno mostrato in campo, senza grinta e senza voglia, ma soprattutto senza idee. A gennaio arriveranno rinforzi, ma prima toccherà a Rigoli trovare soluzioni diverse.