Momento cruciale. Non decisivo, ovviamente, ma cruciale. Il Catania è a un bivio: dopo le due vittorie consecutive, contro Lecce e Paganese, i rossazzurri, a Foggia, possono cambiare il corso del campionato o tornare indietro nelle sabbie mobili.

Senza mezzi termini, quella dello Zaccheria ( domenica alle 16.30 )è una partita crocevia della stagione. Il Catania deve dimostrare di essere diventato grande e lo deve fare in trasferta, perchè storicamente, è con le vittorie fuoricasa che i rossazzurri hanno costruito i campionati vincenti.

Una prova del 9, sia perchè il Catania affronta una delle squadre meglio attrezzate della Lega Pro, sia perchè, proprio nelle gare in trasferta, si sono viste, fin ora, le maggiori lacune tecniche e tattiche.

Pino Rigoli avrà, finalmente, trovato la quadratura del cerchio? Domenica, verosimilmente, ne sapremo qualcosa di più. L’assetto del Catania sembra ormai chiaro e anche in attacco, dove Rigoli ha effettuato numerose modifiche, le gerarchie sembrano delineate.

La partita di Messina, in questo senso, ha fatto capire chi sono i titolari nella testa di Rigoli o, almeno, i punti fermi dello scacchiere rossazzurro. Biagianti e Bucolo, così come Di Grazia e Barisic, al momento, non si toccano, così come Mazzarani. Più complicata la questione Paolucci, a Foggia dovrebbe essere lui il titolare, ma la concorrenza, in quel settore, non manca.

A prescindere dai nomi e da chi andrà in campo, a Foggia dovrà convincere l’atteggiamento dei rossazzurri. Il Catania delle prime trasferte, come quello di Messina, non può andare da nessuna parte; il Catania formato Massimino, invece, ha qualche speranza in più, ma la svolta non passa dalle partite in casa.