Vittoria scaccia crisi? Meglio dire vittoria scaccia pensieri per il Catania che al Massimino liquida la Vibonese con il più classico dei risultato, 1 a 0. Dopo una settimana di polemiche e discussioni, la vittoria era l’unica medicina possibile per calmare gli animi della piazza, anche se il Catania di Rigoli non ha ancora pienamente convinto perchè di gioco, in campo, se ne vede poco.
LA PARTITA. Tridente inedito per Pino Rigoli con Russotto e Di Grazia ad affiancare Anastasi. Ed è proprio l’attaccante catanese che, dopo nemmeno due minuti, sfiora il gol con un colpo di testa respinto dal portiere della Vibonese. Preludio ad una partita divertente? Assolutamente no, se è vero che fino alla mezz’ora non succede praticamente nulla con una Catania atavico e, a tratti, antipatico. Come detto si deve arrivare alla mezz’ora per vedere un’altra occasione da rete: clamorosa quella che spreca la Vibonese con una doppia traversa da “mai dire gol”.
Sembra incredibile, ma il fantasma della “doppia traversa” colpisce anche il Catania in avvio di ripresa: semi rovesciata di Di Cecco prima e poi il colpo a botta sicura di Mazzarani, ancora traversa. Il pareggio si conferma anche per i pali, ma solo per poco. Si perchè un’altra traversa la colpisce Russotto con un tiro dalla distanza imparabile per il portiere della Vibonese. Poi, sempre in tema di doppie chance, la Vibonese rischia di passare, ma, ancora una volta, è Pisseri che si supera con un doppio intervento che ha del miracoloso. Si gioca a buon ritmo, ma di occasioni se ne vedono davvero poche. Serve l’episodio che, puntuale, arriva: Di Grazia serve Mazzarani che controlla e lascia partire un tiro non proprio irresistibile. Pallone deviato da un difensore e vantaggio per il Catania, non proprio meritato ma, comunque, importante. Finisce 1 a 0 e il Catania rientra nella zona playoff, la speranza dei tifosi è che possa rimanerci fino al termine della stagione.
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